Maximiliano Guerra protagonista del “Galà Rudolf Nureyev

Un grande spettacolo di danza, applaudito nei più prestigiosi teatri italiani, torna ora ad emozionare il pubblico. E´ il “Galà Rudolf Nureyev...Grazie Rudy", un tributo al grande ballerino russo scomparso il 6 gennaio 1993, il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato, che ha segnato un´epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza. Lo spettacolo, prodotto da Luigi Pignotti, che ha avuto una lunga e importante collaborazione con Nureyev, proporrà alcune delle più amate coreografie dell’indicabile ballerino eseguite da solisti internazionali, molti dei quali sono stati scoperti proprio dal maestro che, con il suo amore per la danza e la continua ricerca della perfezione, ha saputo motivare alla passione tante giovani promesse, che oggi fanno rivivere la sua ispirazione in questo grande spettacolo artistico a lui dedicato. Maximiliano Guerra, etoìle argentino tra i più importanti ballerini presenti oggi sulla scena internazionale per le sua tecnica straordinaria e per la versatilità artistica dimostrata nell’interpretazione dei ruoli, rievocherà il grande mito della danza insieme a Marina Antonova e altri straordinari ballerini, come Alen Bottaini, primo ballerino del “Bayerische Staatsballet” (Monaco di Baviera) e Guy Albouy, che condividono l’emozione di far rivivere una figura leggendaria in una serata davvero speciale. Il galà si apre con parole toccanti che accompagnano un filmato di alcune sue memorabili interpretazioni, un commosso ricordo di Pignotti, ora presidente dell’Associazione "Rudolf Nureyev" e che si propone di diffondere e tutelare il nome e il patrimonio artistico del grande ballerino russo. A seguire sul palco si alterneranno frammenti preziosi dei tanti balletti del repertorio classico di Nueryev come il “Lago dei cigni”, “Don Chisciotte”, “Giselle”, lo “Schiaccianoci”, il passo a due “Diana e Atteone (nella foto) reinterpretati da Guerra attraverso la sua grande intensità espressiva, esaltando il perfetto equilibrio tra modernità e tradizione che Nureyev aveva saputo infondere, secondo un proprio personalissimo stile, in tutte le sue creazioni. Valentina Tenaglia