Medicina estetica, al sud impazza peeling, al nord il botox

26 Aprile 2013   14:52  

Anche la medicina estetica divide l'Italia e le italiane: complici le caratteristiche fisiche differenti del gentil sesso sparse lungo stivale, i trattamenti di medicina estetica variano da zona a zona, a seconda delle caratteristiche regionali delle pazienti.
Al sud, infatti, trionfa la tecnica del peeling, che invece, e' meno forte al nord, dove tra i trattamenti preferiti dalle signore sono quelli con tossina botulinica e filler.
A rivelarlo il Collegio Italiano delle Societa' Scientifiche di Medicina Estetica, la massima autorita' in materia, sulla base delle richieste pervenute dai loro pazienti.Le regioni del nord Italia sono le migliori per sottoporsi a trattamenti di medicina estetica piu' invasivi. Infatti, complice la minore quantita' di sole presente durante le giornata e il caldo meno intenso, nelle regioni settentrionali c'e' una maggiore richiesta di iniezioni di tossina botulinica e filler di acido ialuronico.
Secondo le stime degli esperti, infatti, nelle regioni dell'Italia settentrionale i trattamenti di tossina botulinica (26%) sono quelli che trovano il maggior consenso da parte dei pazienti, seguiti da quelli con i filler all'acido ialuronico con il 24% di richieste e il laser resurfacing con il 20%.
In vista dell'imminente prova costume si difendono bene anche le terapie anti-cellulite (18%) e i trattamenti di peeling della pelle con il 10% delle richieste. Questi ultimi stanno riscuotendo un notevole successo mentre e' poco richiesta la rimozione dei tatuaggi, trattamento effettuato solo nell'1 massimo 2% dei casi, in particolare da chi vuole "liberarsi" di un ricordo o per chi cerca di avere piu' possibilita' nei colloqui di lavoro. 
Nelle regioni centrali, invece, il sole rende il clima piu' mite e le donne passano piu' tempo con gonne o vestiti che mettono in risalto le gambe. Proprio per questo il centro Italia e' quello che vede un aumento considerevole delle richieste di trattamenti anti-cellulite (25%) rispetto ai filler, che rimangono in ogni caso ancora al primo posto con il 28% delle richieste.
La tossina botulinica e' ai piedi del podio con il 22%, seguita dal peeling cutaneo, in ascesa al 15%, il laser resurfacing (10%) e la rimozione dei tatuaggi (1%).
Nelle regioni del mezzogiorno i filler di acido ialuronico (30%) e la tossina botulinica con il 25% rimangono ai primi posti, ma la vera sorpresa sono i trattamenti di peeling che raggiungono ben il 24% delle richieste, incalzando sempre piu' i primi due.
Chiudono la classifica i trattamenti anti-cellulite (14%), il laser resurfacing (6%) e la rimozione dei tatuaggi (1%).
A confermare questo trend e' il prof. Emanuele Bartoletti, membro del consiglio direttivo del Collegio Italiano delle Societa' Scientifiche di Medicina Estetica che commenta: "In linea generale, al nord Italia vediamo che si affermano maggiormente i trattamenti di medicina estetica piu' invasivi, perche' c'e' meno sole/luce e le temperature sono piu' basse rispetto al sud.
Quindi il decorso post-trattamento (riassorbimento, cicatrizzazione, ecc a seconda dei trattamenti) e' generalmente piu' breve rispetto alle regioni piu' calde e soleggiate, dove invece vi e' maggiore vasodilatazione.
 In tutta italia, ma specie in Meridione, stiamo poi assistendo ad un boom delle richieste di interventi di peeling.
L'esposizione maggiore al sole e al caldo in particolare, infatti, rovina maggiormente la pelle provocandone un invecchiamento generale. Per essere riportata ad una tonicita' e levigatura adeguata, il derma ha bisogno di questi trattamenti effettuati mediante l'uso di sostanze specifiche che provocano l'esfoliazione della pelle, rimuovendone una sottile parte superficiale".


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