Miccadei (Univ. D'Annunzio), Sulmona rischia come Onna

Terremoto

11 Aprile 2009   17:30  

Non è un "inutile allarmismo", ma un rischio concreto e tutto da affrontare. E in certi casi non c'é cemento armato che tenga. Enrico Miccadei, geologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università D'Annunzio Chieti-Pescara, ritiene altamente fondata l'ipotesi di un sisma che possa colpire Sulmona e dintorni perché "Sulmona è costruita su un lago del pleistocene, con sedimenti e depositi che amplificano le onde d'urto. Sulmona è come Onna". Miccadei chiede con forza che 'vengano ascoltati di piu' i geologi, che sono i medici della terra, che sono gli unici in grado di prevenire gli effetti di un sisma". E fa proprio l'esempio di Onna e L'Aquila. "Tutti si sono stupiti che Onna sia distrutta e che Monticchio, ad un chilometro in linea d'aria, sia intatta: il motivo è che Onna è su depositi fluviali e l'onda d'urto è stata amplificata anche dieci volte, Monticchio poggia su roccia calcarea ed ha retto. Il dramma è che non vengono applicate le cognizioni dei geologi nel fare i piani regolatori". Esemplare il caso dell'Aquila: "L'ospedale e tutta la parte ovest della città - insiste Miccadei - sono distrutti perché costruiti sulla parte fluviale, sopra ghiaia calcarea. Tutta quella parte è su 'conoidi alluvionali', e il più bel calcestruzzo del mondo può far poco con certe scosse. Tione ha subito danni, Acciano no, per gli stessi motivi. Lo diciamo da anni, ma non ci ascoltano. La mia sensazione vedendo questi giorni è che noi geologi stiamo riperdendo la battaglia".


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