Mistero e Indagini sulla Morte di Neonata a Santa Maria a Vico

Una tragica scoperta ha gettato nello sconforto la piccola comunità di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Una neonata di soli circa un mese e mezzo è stata trovata senza vita nella sua culla dai genitori questa mattina. La terribile scoperta ha immediatamente richiamato l'attenzione delle autorità locali e dei carabinieri, che si sono recati sul luogo in risposta a una chiamata dei sanitari del 118.

Le indagini dei carabinieri hanno subito rilevato elementi inquietanti: sul piccolo corpicino della neonata erano visibili segni di scottature e vari ecchimosi. Di fronte a queste circostanze allarmanti, il magistrato della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un'inchiesta e ha ordinato l'autopsia, che verrà eseguita nella giornata di lunedì presso l'ospedale di Caserta.

I genitori della neonata, una giovane coppia con due figli di pochi anni, sono stati interrogati dalle autorità. La loro versione dei fatti sarà oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi. Nel tentativo di gettare luce su quanto accaduto, i carabinieri hanno anche sequestrato i telefoni cellulari dei genitori, rispettivamente di 19 e 26 anni.

In un caso simile, a pochi chilometri di distanza sempre nel Casertano, una seconda bimba è stata ritrovata senza vita nella sua culla nella stessa giornata. In questa circostanza, sembra che il decesso della bambina di un anno e mezzo possa essere stato causato da un rigurgito notturno. Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai sanitari del 118, non è stato possibile salvarla. Entrambe le salme delle piccole si trovano attualmente presso l'Istituto di Medicina Legale dell'ospedale di Caserta per ulteriori indagini al fine di fare chiarezza sulla causa dei loro decessi.

Questo tragico episodio fa inevitabilmente pensare a un caso simile avvenuto a Portici, in provincia di Napoli, il 16 marzo 2021. In quella circostanza, un neonato fu ritrovato in fin di vita quattro giorni dopo la nascita con segni evidenti di ustioni su tutto il corpo. La Corte di Appello di Napoli aveva inasprito le pene per i responsabili di quella terribile vicenda, che aveva destato profondo sconcerto. Le ustioni riportate dal neonato avevano determinato diverse tipologie di danni, anche permanenti, e il giudice aveva ritenuto sussistenti le lesioni dolose gravissime e i maltrattamenti inflitti al piccolo.