Misure di 'sicurezza' per la Riserva naturale dannunziana

07 Marzo 2012   20:29  

“Sarà necessario un investimento complessivo di almeno 250mila euro per ripristinare le opportune condizioni di sicurezza all’interno della Riserva naturale dannunziana, attraverso la rimozione delle piante cadute o dei rami spezzati sotto il peso della neve. E’ quanto emerso nel corso del sopralluogo odierno all’interno del Parco effettuato dai nostri tecnici agronomi, insieme ai responsabili dell’Istituto Fitopatologico della Regione Abruzzo e delle unità operative del Corpo Forestale dello Stato. Nei prossimi giorni sottoscriveremo un verbale di sopralluogo in cui andremo anche a quantificare il numero di piante su cui dovremo lavorare, tutte debitamente segnate e identificate, e nel frattempo la Riserva dovrà restare inderogabilmente chiusa al pubblico, ferma restando la volontà di intervenire per lotti per una progressiva e graduale riapertura alla città”. Lo ha detto l’assessore ai Parchi Nicola Ricotta al termine del sopralluogo odierno all’interno della Riserva.

“Come avevamo preannunciato – ha detto l’assessore Ricotta – la situazione determinata dall’emergenza neve di inizio febbraio è sicuramente critica soprattutto sotto il profilo della sicurezza. La nevicata ha prodotto danni con lo schianto e la frattura di molti rami e anche di chiome dei pini. In altri casi invece il freddo ha letteralmente gelato le radici con alberi che si sono adagiati su quelli vicini, rischiando di determinare un pericoloso effetto domino sul quale dobbiamo intervenire in maniera urgente proprio per garantire la tutela della nostra pineta. Fondamentalmente abbiamo previsto tre diversi livelli di interventi necessari: la rimozione dei pini caduti a terra; la rimozione degli alberi che si sono adagiati sulle piante accanto, pur senza cadere a terra; la rimozione dei rami spezzati. Opere che, complessivamente, potrebbero attestare la spesa che il Comune dovrà sostenere in circa 250mila euro, anche perché la Riserva naturale è comunque antropizzata, urbanizzata, all’interno ci sono gazebo, panchine, impianti della pubblica illuminazione, e in molti casi dovremo intervenire anche per il ripristino di tali attrezzature dove risulteranno danneggiate. Le risultanze del sopralluogo odierno verranno ora calate in un verbale che andremo a sottoscrivere nei prossimi giorni, con la quantificazione esatta delle piante che necessitano di un trattamento. Subito dopo i nostri uffici redigeranno il progetto di intervento, con il reperimento delle risorse necessarie e procederemo con l’affidamento, ferma restando la volontà di procedere necessariamente per lotti per garantire la riapertura progressiva al pubblico della stessa riserva. A questo punto resta valida l’ordinanza con la quale abbiamo per ora prorogato sino al prossimo 12 marzo la chiusura dell’area, e per lunedì prossimo decideremo il tempo necessario per rendere di nuovo agibile il polmone verde di Pescara”.

 


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