Monsignor Calcagno: la passione delle armi e l'accusa di coprire i preti pedofili

Sarà lui ad aprire la Porta Santa a L'Aquila

12 Marzo 2013   13:29  

 

Non è esattamente una agiografia quella che in questi giorni molti quotidiani dedicano al cardinale Domenico Calcagno, che avrà l'onore di aprire la Porta Santa di Collemaggio in occasione della Perdonanza 2013.

Calcagno è tra i 115 cardinali che stanno partecipando al Conclave, nonostante la Rete Abuso di Savona – che assiste le persone vittime di abusi da parte di sacerdoti – ha lanciato una petizione per chiedere al segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone di escluderlo perchè il porporato avrebbe infatti volutamente omesso di denunciare Don Nello Giraudo, sacerdote che avrebbe in passato abusato di bambini. La petizione spiega:

“Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno sconvolto la Chiesa cattolica, dopo tutti i gravissimi reati di pedofilia clericale che tante innocenti vittime hanno mietuto, in relazione alle accertate omissioni e coperture attuate da prelati e monsignori vari a protezione di sacerdoti che hanno abusato ripetutamente di tanti adolescenti chiediamo che a monsignor Domenico Calcagno, attuale membro del conclave in Vaticano, sia precluso questo privilegio di cui sicuramente non è degno per la sua completa e totale inazione nei confronti di preti pedofili savonesi a cui egli ha permesso di agire come lupi in un gregge di pecore”.

Non solo, a Savona c'è chi, in gran segreto, lo aveva soprannominato monsignor Rambo. Calcagno pare infatti sia proprietario di una vera e propria armeria che conta tredici tra fucili e pistole.

Scrive a tal proposito Repubblica Genova: ''A rivelare l'anima guerriera del cardinale è stato il giornalista Mario Molinari sul sito Savonanews, dove sono state pubblicate anche copie delle denunce di proprietà e di acquisto depositate nella questura di Savona dove Calcagno è stato vescovo dal 2002 al 2007, prima di essere chiamato a ricoprire l'incarico di segretario dell'Apsa. Ai suoi più stretti collaboratori il cardinale avrebbe manifestato stupore per l'interesse verso un aspetto che riguarda la sua vita privata.

Come evidenzia anche nella denuncia, il monsignore è iscritto al tiro a segno nazionale con tessera rilasciata nel 2003 ed è anche un cacciatore. Nel suo appartamento in Vaticano vive con lui un segugio di razza.

Certo è che la collezione del cardinale lascia stupiti per le caratteristiche di alcuni pezzi. Ad esempio un revolver degno dell'ispettore Callaghan come la magnum Smith & Wesson calibro 357, roba da pistoleri. Oppure la carabina di precisione per caccia grossa Remington 7400 calibro 30.06. O ancora un micidiale fucile a pompa costruito in Turchia come l'Hatsan modello Escort.''

 

 


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