Montagne senza neve, turismo in bianco

18 Gennaio 2007   14:45  
La politica abruzzese corre al capezzale del turismo invernale. Una stagione da dimenticare, con gli operatori turistici e i sindaci dei territori, la cui economia ruota intorno agli sport invernali, allarmati per la mancanza di precipitazioni nevose, e per le grasvi e conseguenti ricadute economiche. La provincia dell´Aquila chiede al governo centrale l´ estensione della norma nazionale sulle calamità naturali, finora applicata solo al comparto dell’agricoltura. Ciò consentirà il riconoscimento degli indennizzi anche per gli operatori sciistici danneggiati dall’assenza di neve sugli impianti. Domani si riunirà invece la cabina di regia sul turismo della Regione Abruzzo per occuparsi del problema."Fare demagogia su questo punto - ha affermato l´assessore enrico Paolini - parlando di stato di calamità quando tutte le regioni italiane, dalle Alpi agli Appennini, si apprestano a chiederlo, io credo sia solo una boutade nei confronti del governo centrale. Al contrario, invece, dobbiamo vedere cosa si può fare concretamente per fare fronte ad una congiuntura negativa che non riguarda solo l´Italia ma anche molti Paesi del Nord e Centro Europa, trattando con serietà i drammatici problemi degli impiantisti determinati dalla mancanza di neve. Ma voglio fin da ora chiarire - prosegue l´assessore al Turismo - che secondo me è sbagliato dare un´immagine dell´Abruzzo dove la stagione è finita a metà gennaio, perché può nevicare e la stagione può ripartire. Di certo un cambiamento delle condizioni climatiche non sanerà i segni meno che finora si sono registrati, ma può invertire una tendenza e limitare i danni agli operatori turistici e gli impiantisti. Aspettiamo almeno la fine di febbraio per tracciare bilanci".

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore