Montesilvano. Stop allo sciopero della fame di via Strasburgo

Il sindaco: delibera entro sabato

03 Marzo 2009   13:11  
Si è concluso lo sciopero della fame di Antonio Gaspari, il commerciante di Montesilvano che aveva annunciato il pericoloso digiuno contro la sospensione dei lavori che avrebbero dovuto connettere via Strasbrurgo( la strada dove esercita come erborista) e via Portogallo. Il collegamento era stato progettato per agevolare il flusso della clientela nel quartiere, ma da tempo i lavori erano stati sospesi e i commercianti costretti a chiudere per il drastico calo d'affari registrato negli ultimi tempi. Gaspari era stato chiaro: se non vi fosse stata ripresa dei lavori la protesta sarebbe andata avanti ad oltranza, ma l'intervento del sindaco sembra abbia convinto l'esercente a sospendere lo sciopero della fame, garantendo il proprio impegno ad agevolare la ripresa economica del quartiere e l'apertura della fatidica strada.

Ma la faccenda è complicata. Negli ultimi giorni Cordoma ha infatti visionato le carte relative ai suddetti lavori, scoprendo numerose inadempienze riguardanti determinati accordi di programma. Ieri mattina il Primo cittadino di Montesilvano si è recato nel quartiere vittima del cantiere lumaca, il Pp1, fissando per il prossimo sabato un’incontro chiarificatore che dovrebbe coinvolgere amministrazione comunale, costruttori e cittadini. Insieme all'assessore all'Urbanistica Mimmo Di Giacomo, Cordoma ha poi contattato l'impresa di costruzione D'Andrea per ottenere delucidazioni sugli accordi stipulati e per esortarla al mantenimento degli impegni concordati precedentemente.

L'incontro con la cittadinanza. "Vi parlo ancora una volta di rispetto delle regole. Noi non possiamo procedere per conto nostro – ha spiegato il sindaco ai cittadini di corso Strasburgo - ho studiato bene le carte che ci vincolano a causa di convenzioni che il Comune ha realizzato con i costruttori nel '97. A loro quindi tocca rispettare quegli accordi e realizzare la strada. Come Amministrazione non possiamo stravolgerli per non creare dei contenziosi con i costruttori che porterebbero via altro tempo prezioso”.

“Secondo alcune delibere firmate in giunta, e mai approvate come da regolamento in Consiglio comunale- ha aggiunto Cordoma- le vecchie amministrazioni scomputarono gli oneri della Bucalossi, oggi invece pagate regolarmente dai costruttori, facendo opere di urbanizzazione senza nessun progetto. Noi siamo per il rispetto delle regole e non posso concedere favori a nessuno. I costruttori devono pagare la Bucalossi e devono realizzare opere con progetti realizzati con tutti iter regolari dal Comune. Il mio impegno- ha concluso- è quello di preparare una delibera con un atto di indirizzo per la riunione di sabato e da domani di provvedere alla pulizia delle aree verdi di nostra proprietà su tutto corso Strasburgo".

Rincuorato dalle promesse espresse dal sindaco, Gaspari ha ricominciato ad alimentarsi sperando in una tempestiva ripresa dell'operazione di collegamento tra le due strade. In attesa dell' incontro di sabato, che dovrebbe finalmente chiarire tempi(ammesso che siano stati stabiliti) e modalità dei lavori affidati alla D'Andrea, anche il Comitato del quartiere "Il gabbiano" sembra aver espresso piena soddisfazione in merito alle rassicurazioni fornite da Cordoma, ottenendo l'accesso, previsto entro 10 giorni, alla convenzione stipulata tra Comune e Azienda costruttrice.




GDC

 

 


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