Monticchio 86 giorni dopo, primo incontro con le istituzioni

01 Luglio 2009   02:15  

La prima cosa che stupisce quando si arriva alla tendopoli di Monticchio, frazione dell'Aquila, è la facilità con la quale vi si accede. Qui nessuno pretende l'esibizione di pass, di badge di qualsiasi tipo, nè ti interroga, nel caso tu non sia residente nel campo, sui motivi del tuo ingresso tantomeno nessuno ti chiede documenti di riconoscimento. Basta il nome e cognome, che viene annotato su un foglio e nulla di più.
Siamo qui perchè alcuni terremotati che dal 6 aprile sono ospitati dalla Regione Lombardia che, ci sembra di capire con efficienza, gestisce questa tendopoli, ci hanno chiamato. Per loro è una giornata significativa perchè per la prima volta hanno modo di incontrare le istituzioni. Quando si dice le frazioni dimenticate...
L'appuntamento è con Roberto Riga, vice sindaco, la cui presenza è stata sollecitata dal consiglio della circoscrizione per poter rispondere alle domande dei cittadini preoccupati per il futuro loro e dei paesi nei quali sono nati e vivevano.
L'attesa del vice sindaco già dimostra la sfiducia di questa gente verso le istituzioni, della quale il Comune non è immune. Probabilmente anche a causa del poco "adattamento" mostrato dall'ente, e da quella che alcuni chiamano la "macchina comunale", al contesto post-sismico.
Uno degli sfollati ha preparato per la visita del vice sindaco una sorpresa, che poi consegnerà platealmente una volta iniziato l'incontro allo stesso Riga. E' una bottiglia di spumante con applicato un cartoncino dov'è scritto: "congratulazioni per il lieto evento". Nel retro si legge "86° giorno dopo il terremoto, sei il primo amministratore a venire a Monticchio".
Un souvenir che la dice lunga sullo stato d'animo di molti degli oltre 60mila sfollati dell'Aquila.
L'incontro può essere servito a poco, nei volti dei partecipanti non si leggeva entusiasmo alla sua conclusione, ma sono quelle piccole cose di cui ora si ha bisogno e che fanno sentire meno abbandonati, meno soli.
Anche se gli ospiti del campo numero 2 di Monticchio sembrano soddisfatti di come sono stati trattati in questi quasi tre mesi. E lo rinfacciano al vice sindaco. "A questo punto noi ringraziamo la regione Lombardia e non il Comune dell'Aquila" esclama ad alta voce un signore, commentando l'episodio che ha visto la circoscrizione rimanere senza una linea telefonica e elettrica nel container che l'ex assessore regionale Caramanico le ha donato, a causa dell'inerzia dell'assessore al decentramento della giunta Cialente. "Che non si è visto nè sentito" aggiungono.
Il dissenso monta quando Riga conferma la scelta della Protezione civile di non aver individuato alcuna area a Monticchio dove localizzare quelle che chiamano casette. Ma il vice sindaco rilancia: "abbiamo detto ai costruttori di mettere a disposizione quei tremila alloggi invenduti che denunciavate a marzo a prezzi calmierati, se ciò non dovesse avvenire siamo pronti a requisirli". Parole da scolpire nella pietra.

(MS)


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