Morte Stefania Capodifoglia, indagini vertono in direzione di una dieta

Ipotesi omicidio colposo, ma causa dovrebbe essere naturale

11 Dicembre 2014   11:38  

Sono ancora comprensibilmente sotto choc, i genitori, i familiari ed il fidanzato di Stefania Capodifoglia, la 24enne teatina rinvenuta morta dal padre nell'appartamento in cui viveva nel quartiere di Santa Maria.

Secondo diverse testimonianze, la sera precedente alla tragedia Stefania non accusava alcun problema: intorno alle 22:30, al termine della riunione del gruppo scout di cui faceva parte, aveva parlato con il fidanzato, con cui condivideva l'esperienza presso una emittente televisiva locale.

Proprio lui è stato l'ultima persona a parlare con lei prima della tristissima mattinata di ieri, quando si sono purtroppo rivelati inutili tutti i tentativi di soccorso dei familiari e di un vicino di casa. L'edema polmonare riscontrato sul corpo della giovane non è tuttavia sufficiente per affermare che essa sia deceduta per un infarto o un aneurisma: probabilmente, sarà l'esame autoptico di oggi pomeriggio a fornire ulteriori risposte al riguardo.

A quanto risulta, le prime indagini degli inquirenti si sarebbero indirizzate verso una dieta forte ma controllata che Stefania risultava seguire da tempo, e le aveva permesso di perdere circa 18 chili. A tal riguardo, sono stati ascoltati in qualità di testimoni sia il medico curante che il dietologo che seguivano la ragazza.

La Procura risulta aver aperto un'inchiesta per omicidio colposo senza alcun indagato, ma tale decisione pare configurarsi più che altro come un formale passaggio tecnico per permettere l'esecuzione dell'autopsia: a quel che trapela, infatti, secondo gli investigatori la morte della giovane sembrerebbe comunque da addebitarsi a cause naturali.

Dopo l'esame autoptico, il corpo di Stefania sarà riconsegnato alla famiglia per permettere lo svolgimento del funerale, fissato per le 16 di domani presso la chiesa di Sant'Agostino.


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