Morte della bimba per leucemia, indagati due medici

28 Maggio 2008   12:06  
Entra nel vivo l'inchiesta della procura di Teramo sulla morte di Maria Teresa Nallira, la bimba di sei anni di Montorio, per cui era stata diagnosticata in ritardo, all'ospedale di Teramo, una leucemia fulminante. Il sostituto procuratore Davide Rosati ha disposto il sequestro della cartella clinica della piccola vittima e contestualmente, ha iscritto nel registro degli indagati due medici, uno del reparto di pediatria, l'altro del pronto soccorso. Secondo quanto si è appreso da fonti giudiziarie, gli avvisi di garanzia sono "atti dovuti" per permettere ai medici che hanno avuto un ruolo nella gestione della paziente, di aver accesso agli atti e chiarire le proprie responsabilità. Maria Teresa Nallira, che lamentava dolori addominali e sonnolenza, era stata accompagnata dai genitori al pronto soccorso del Mazzini il 26 febbraio scorso e per ben altre due volte fino a quando chiesero e ottennero il ricovero della bambina, il 1° marzo. Nei precedenti casi i medici avevano diagnosticato la presenza di un virus influenzale. Subito dopo il ricovero, le analisi cliniche avevano rilevato un picco di presenza di globuli bianchi nel sangue della piccola che ne aveva consigliato il trasferimento d'urgenza al reparto di ematologia pediatrica dell'ospedale di Pescara, dove era stata sottoposta alle prime cure intensive. Il 4 marzo però la bambina aveva subito un aggravamento delle sue condizioni, entrando in coma irreversibile, per morire il 6 marzo.

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