Morte di Duilio Fornarola, spunta una falla normativa nell'assegnazione dell'assistenza sanitaria

Ieri i funerali del podista ad Atessa

21 Ottobre 2014   10:14  

Continua a far discutere la morte di Duilio Fornarola, il podista 82enne di Atessa accasciatosi a terra domenica in seguito ad un malore (rivelatosi poi un infarto massivo) a dieci metri dal traguardo della Maratona Dannunziana di Pescara.

Mentre nella giornata di ieri si sono svolti ad Atessa i funerali dell' ex cancelliere capo della Procura di Chieti, sembrano emergere nuovi particolari sulle circostanze del decesso: non appena Fornarola si è accasciato a terra, infatti, sarebbero state effettuate tre chiamate al 118, mentre l'equipaggio dell'associazione di volontari Abruzzo Ambulanze prestava all'uomo i primi soccorsi e provvedeva alle prime manovre di rianimazione.

Circa 23 minuti dopo l'ultima chiamata sarebbe giunta l'ambulanza del 118, il cui arrivo si è purtroppo rivelato inutile per salvare Fornarola. Alberico Di Cicco, anch'egli podista, amico di Fornarola e tra gli organizzatori dell'evento, ha spiegato di aver chiamato il 118 dietro consiglio del medico volontario di Abruzzo Ambulanze: "Il medico si è reso conto che Duilio era in arresto cardiaco, e non rispondeva né al massaggio né al defibrillatore, per cui mi ha detto di chiamare il 118 e far mandare un'ambulanza medicalizzata in grado di effettuare una terapia invasiva. Il 118 era stato già chiamato da un altro collaboratore nell'immediatezza, ma è subito arrivato il mezzo di soccorso dell'associazione a cui abbiamo affidato la copertura sanitaria della gara e quindi abbiamo richiamato il 118 per dire che l'evento era coperto"

Il medico volontario di Abruzzo Ambulanze ha dal canto suo confermato che le condizioni di Fornarola erano da subito risultate estremamente gravi: "Abbiamo defibrillato 5 o 6 volte in attesa dell'arrivo del 118, ricorrendo anche alla cannula ed al pallone ambu per ventilare l'uomo: noi eravamo autosufficienti, ma poiché nel momento di intraprendere le operazioni di soccorso era stato già chiamato il 118 abbiamo ritenuto convenisse affidarlo a loro, che sono dotati di personale più qualificato del nostro, composto solo da volontari".

L'episodio, in ogni caso, evidenzia una volta di più l'esistenza di una falla normativa circa l'affidamento dell'assistenza sanitaria, che secondo la legge può essere affidato a questa o a quella associazione da chi organizza un qualsiasi evento, per cui non sempre essa viene gestita dal 118.

Per cui, in casi del genere, appare indispensabile che vi sia quantomeno il necessario coordinamento tra il 118 e l'associazione affidataria dell'assistenza. Dalla Asl hanno comunque assicurato che "il Comune si è già attivato per avviare l'iter che chiarisca e risolva una volta per tutte la questione".


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