Il Movimento Vita Indipendente Abruzzo a cui aderiscono numerose associazioni di persone con grave disabilità sono fortemente amareggiate e deluse da chi sta governando la nostra Regione.
In particolare del Governatore D’Alfonso e dell’Assessore Marinella Sclocco che durante la nostra protesta del mese di Dicembre scorso, dove per protestare contro il mancato finanziamento della Legge 57/2012, fummo costretti ad un’eclatante protesta occupando la Sala Stampa della sede Regionale di Viale Bovio a Pescara per 5 giorni e 4 notti.
Questo provocò notevoli disagi dovuti allo stress che mise a dura prova le nostre residue forze, tanto che uno degli occupanti dovette ricorrere con urgenza alle cure ospedaliere.
Il Consiglio Regionale all’unanimità con una risoluzione d’urgenza, che si allega al presente comunicato, si impegnò a stanziare a favore del finanziamento della Legge n. 57/12 la somma di un milione di euro per l’anno 2015.
L’Assessore Sclocco con una sua lettera, che si allega anch’essa, si impegnava con il Movimento a ripartire la somma di un milione di euro in tre rate, la prima di questa stanziata subito a Gennaio, la seconda entro Giugno e la terza entro Settembre, inoltre si impegnava ha rispettare:
1- I finanziamenti dei 12 progetti delle domande presentate nel 2014 riferiti al finanziamento dell’esercizio del 2012;
2- La scadenza per la formulazione delle graduatorie per le nuove domande del 2015, prevista secondo la legge 57, entro il 31 di Maggio 2015.
Pur troppo le cose non sono andate così, a tutt’oggi i 12 progetti assegnati con i fondi dell’esercizio 2012, pur autorizzati con Determina dirigenziale n. DL33/119 del 4 Maggio 2015 che si allega, i soldi non sono ancora stati assegnati agli Enti D’ambito di riferimento delle dodici persone assegnatari dei progetti, tanto che le persone disabili che hanno assunto l’assistente personale si trovano in grave difficoltà.
Le graduatorie per le domande presentate per l’anno 2015 non sono state ancora formulate e la seconda rata del finanziamento di un milione di euro, prevista per il mese di Giugno, non ancora è stata versata.
Come potete constatare le promesse che ci furono garantite si sono rivelate solo delle promesse su carta, in barba a tutti i nostri diritti.
Le promesse dei politici le conosciamo tutti, ma ormai abbiamo capito che riescono anche ad essere crudelmente senza vergogna; illudere delle famiglie disperate e allo stremo è umanamente inqualificabile; non si tratta più di una questione amministrativa, ma della qualità umana, personale, culturale e soggettiva di coloro che abbiamo eletto.
Abbiamo vergogna noi per la loro “povertà” e grettezza di spirito; certo, persone che arrivano ad intascare fino a 20.000 euro mensili, e si riempiono la bocca di “non è colpa nostra”, “avete la nostra solidarietà” che poi, nei fatti, compiono queste azioni, lo chiediamo alla vostra coscienza, sono riprovevoli o no?
A loro chiediamo: dobbiamo iniziare a suicidarci anche noi affinché si riconoscano dei diritti previsti dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità?
Cosa dobbiamo fare per penetrare il muro di gomma ma, probabilmente di granito, entro il quale sono rinchiuse le vostre coscienze e, se le avete, le vostre anime?
Di sicuro non resteremo silenti e passivi con il capo sul ceppo della ghigliottina ad aspettare la vostra mannaia.
A tutti i disabili che ci seguono chiediamo di far sentire la loro voce e il loro peso; da tutto ciò dipenderà la loro vita e il futuro delle loro famiglie.
Per Il Movimento Vita Indipendente Abruzzo: Nicolino DI DOMENICA, Camillo GELSUMINI, Manolo PELUSI