Movimento arancione: ''No ai baroni si ad una università aperta a tuttiìì

19 Febbraio 2013   09:50  

Riceviamo da Emanuele Mancinelli, referente Regionale Movimento Arancione Abruzzo e publbichiamo.

'' Noi del Movimento Arancione d'Abruzzo sosteniamo un modello di formazione, ricerca, studio universitario aperto a tutti. Siamo contro il numero chiuso per l'ammissione ai corsi di laurea, siamo contro l'aumento della tassazione, siamo contro l'abolizione del valore legale del titolo di studio,
allo stesso tempo siamo contro gli sprechi perpetrati dalle baronie universitarie, detentrici ormai di veri e propri privilegi e che fanno da tappo all'emersione dei "migliori", quali futuri ricercatori ed insegnanti.

La nostra idea di Università ci porta a chiedere una Università per tutti, per il pensionato che non vuole andare al bar ad invecchiare, per il giovane povero che deve lavorare per forza e deve necessariamente andare fuori corso, per il quarantenne ed il cinquantenne che vogliono inventarsi di nuovo, per i giovani che vogliono sin dal diploma proiettarsi verso una formazione avanzata prima di entrare nel mondo del lavoro.

Università vista come "luogo della cultura e della scienza" dove tutto il popolo possa fruire del sapere, non come "esamificio ad ore" per soli privilegiati o al massimo per qualche giovane particolarmente capace tanto da intercettare le poche borse di studio ormai messe a disposizione.

Su di un punto ci troviamo particolarmente in disaccordo, proposto da diverse forze politiche: l'abolizione del valore legale del titolo di studio.

Tale strumento di disuguaglianza è proposto anche dal Movimento 5 Stelle, oltre che da diverse compagini di centro e di destra.

Abolizione del valore legale del titolo di studio. Cosa vuol dire?
Innanzitutto introdurre il modello statunitense. Come funziona?
Negli Stati Uniti le Università private non sono finanziate dallo Stato, cosa positiva, bensì finanziate da rette degli studenti esorbitanti e finanziamenti da parte di corporazioni e grandi industrie; le Università pubbliche sono finanziate dallo Stato, che però le finanzia poco e le rende poco appetibili e dalla scarsa offerta formativa.

Ora torniamo al punto COSA VUOL DIRE ABOLIRE IL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO?

Vuol dire che la Laurea conseguita a Chieti non avrà più lo stesso valore di quella conseguita alla Bocconi, capite? Come?

Negli Stati Uniti esistono dei nuclei di valutazione per le Università che assegnano un voto (A, B, C) come le famose agenzie di rating e quel "voto" dato all'Università autorizzerà anche un ente pubblico per esempio a bandire concorsi "riservati" a laureati in Università di livello A. Insomma anche per Grillo i poveri non devono avere le stesse possibilità dei ricchi.







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