Il Tribunale di Pescara ha confermato l'annullamento delle sanzioni per il superamento della striscia bianca agli incroci semaforici, condannando l'amministrazione comunale a rimborsare le spese legali.
Una recente sentenza del Tribunale di Pescara ha messo in luce una controversia legata all'uso dei dispositivi T-Red, strumenti tecnologici installati per monitorare il rispetto delle linee di arresto ai semafori. La vicenda ha avuto inizio con il ricorso presentato dagli avvocati Alessandro Ferraro e Francesco Maria Di Gaetano, a seguito di sanzioni comminate a un automobilista che aveva oltrepassato di poco la linea bianca all'incrocio con il semaforo.
La violazione contestata riguardava l'articolo 146, comma 2, del Codice della Strada, relativo al mancato rispetto della segnaletica orizzontale. Tuttavia, la delibera di giunta che istituiva i nuovi semafori T-Red in città, risalente ad aprile 2022, autorizzava il funzionamento della strumentazione esclusivamente per il passaggio con il semaforo rosso, senza menzionare il superamento della linea di arresto. Il Comune si è accorto dell'errore e ha cercato di correggerlo con l'ordinanza 627 del 28 agosto 2023, includendo anche la violazione dell'articolo 146, comma 2. Tuttavia, le multe impugnate dai cittadini erano state comminate prima di tale data.
Il Giudice di Pace aveva già annullato le sanzioni, ma il Comune ha deciso di ricorrere in appello. Anche in secondo grado, il Tribunale ha confermato l'annullamento delle multe, sottolineando l'omessa indicazione del comma 2 dell'articolo 146 nell'ordinanza dirigenziale. Gli avvocati Ferraro e Di Gaetano hanno evidenziato che tale omissione non è solo formale, ma incide direttamente sulla legittimità degli accertamenti.
Inoltre, è emerso che alcuni automobilisti, dopo aver impugnato le sanzioni, hanno ricevuto ulteriori multe per presunta omessa comunicazione dei dati della patente, con importi superiori ai 2.000 euro. Gli avvocati hanno definito questo comportamento dell'amministrazione comunale come un "accanimento" nei confronti degli automobilisti.
Con l'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada a dicembre 2023, l'accertamento del superamento della linea di arresto non può più avvenire tramite sistemi automatici, poiché la contestazione deve essere immediata e in presenza degli agenti di polizia locale. Gli avvocati auspicano che l'amministrazione comunale ponga fine a questa pratica, soprattutto in considerazione del fatto che il legislatore ha escluso esplicitamente questa possibilità.
La vicenda ha suscitato un ampio dibattito tra gli automobilisti, molti dei quali ritengono che l'amministrazione comunale abbia agito in modo scorretto nel comminare sanzioni per il superamento della linea di arresto, soprattutto considerando che tali infrazioni non erano previste nella delibera istitutiva dei semafori T-Red. Alcuni cittadini hanno dichiarato di essersi sentiti vittime di una "trappola", in quanto le multe sono state comminate per comportamenti che, a loro avviso, non erano chiaramente vietati dalla normativa vigente.