NO TG1 DAY. Parte da Facebook il boicottagio per il 1 luglio

Antonio Del Corvo: solidarietà alla Rai

21 Giugno 2010   11:09  

"Ventimila persone in strada, nell'Aquila terremotata, un'intera città a ricordare che la situazione nel cratere è ancora disperata. Amministratori pubblici di destra centro e sinistra, di ogni ordine e grado che per primi occupano l'autostrada. Una delle manifestazioni più forti e significative degli ultimi anni. Eppure il tg1 e il tg2 hanno ignorato la notizia. Solo Tg3, La7, Tg5 e Sky hanno trattato l'argomento. "


Inizia così l'annuncio su Facebook del "No Tg1 day" l'iniziativa aquilana per protestare contro la censura mediatica di cui gli aquilani sono stati vittima dopo la manifestazione del 16 giugno, in cui 20.000 persone sono scese piazza per chiedere attenzione.
La data prescelta per il boicottaggio è il 1 luglio 2010.

Ad oggi sono 3738 le persone che hanno aderito all'iniziativa, ma il nuero cresce di ora in ora.


"Per Augusto Minzolini, continuano i promotori dell'iniziativa, la manifestazione aquilana è stata ritenuta meno interessante di un servizio dedicato nientemeno che alla Nutella. Per il tg2 questa volta non c'è stato spazio per i terremotati perché bisognava parlare assolutamente dei danni derivanti dagli interventi estetici. Un'emergenza nazionale. In generale la reale situazione del cratere sismico, dove ci sono 16mila disoccupati, milioni di metri cubi di macerie ancora da rimuovere, una città ancora da ricostruire, centiania e centinaia di persone che dormono ancora in garage , baracche e divani di amici e parenti perché le Case e Map non sono per tutti, per questi dipendenti pubblici dei tg della Rai, pagati dai contribuenti profumatamente, non sono una notizia, a differenza delle sagre di prodotti tipici in Val Brembana e Cisternino, dei reportage sui gatti, sui cardellini, o sulla passione degli italiani per la pastasciutta, delle tette al vento di qualche velina, parperina, letterina al mare. GIORNO 1 LUGLIO METTIAMO TUTTI LA FOTO CHE VEDETE IN QUESTO EVENTO, DICIAMO NO AL TG1 NOI VOGLIAMO UN INFORMAZIONE LIBERA..."

Il Presidente della Provincia dell'Aquila Antonio Del Corvo esprime invece solidarietà a RAI e Mediaset.

"La visibilità di cui si deve nutrire L'Aquila non è legata alle telecamere. Io stesso mentre sfilavo durante la manifestazione del 16 giugno, mi sentivo immensamente legato ai cittadini aquilani e alla grande voglia di riconquistare la loro amata città e non ho minimamente pensato alle telecamere che erano assenti, come, invece la stessa Pezzopane, ha fatto in situazione di emergenza e nel momento della sua presidenza, quando andava spesso rincorrendo studi televisivi e interviste per una propria visibilità".

In un'altra area della politica l'iniziativa di boicottaggio, che parte dall'Aquila, accoglie consensi.

Il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando, in particolare, ha chiesto addirittura il licenziamento di Minzolini. ''Per il direttore del più importante Tg nazionale del servizio pubblico, infatti, 20 mila aquilani che il 16 giugno sono scesi in piazza per protestare contro i ritardi della ricostruzione non sono una notizia. E' inaudito che i cittadini che pagano il canone devono continuare a vedere questo scempio dell'informazione. Per Berlusconi, come per Minzolini, ormai gli aquilani, abbandonati a se stessi - ha aggiunto l'esponente dipietrista - non fanno più notizia e, dato che protestano, vanno censurati. Infatti sono mesi ormai che il premier non fa più passerelle mediatiche in Abruzzo. Minzolini, dopo aver epurato i colleghi a lui scomodi, ha infangato la memoria di 308 morti e dei loro familiari, eliminando le loro voci. Il presidente Garimberti non deve e non può più tollerare tutto ciò. Noi dell'Italia dei Valori aderiamo alla protesta degli abruzzesi partita dalla rete e boicotteremo, il 1 luglio, il Tg che non dà più notizie".

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore