Nuovo sit-in dei tassisti di Pescara contro il decreto 58 per servire in esclusiva l'Aeroporto

I tassisti di Pescara sono più determinati che mai a riottenere in via esclusiva del diritto ad effettuare il servizio di trasporto passeggeri da e per l'Aeroporto d'Abruzzo, che secondo le leggi nazionali spetterebbe solo a loro in mancanza di accordi tra i Comuni interessati.

Pur senza che Le amministrazioni di Chieti e Pescara abbiano mai raggiunto tali accordi, lo scorso 7 agosto il governatore Chiodi ha sottoscritto il decreto 58, che permette anche ai tassisti teatini di accedere alla struttura e caricare clienti, decreto che i colleghi di Pescara ritengono illegittimo e chiedono sia sospeso.

Con l'obiettivo di ottenere la sospirata sospensione, già ufficialmente richiesta dall'assessore regionale Castiglione e dai consiglieri Masci, Sospiri e Petri, i tassisti pescaresi, come già annunciato due giorni fa, hanno intrapreso da stamani un sit-in presso l'ingresso della struttura, intenzionati a protrarlo sin quando non otterranno ciò che chiedono.

"Siamo intenzionati a mantenere il sit-in fin quando non sarà concessa la sospensiva del decreto 58", conferma il presidente dell'Uritaxi di Pescara Antonio Abagnale, aggiungendo che "la sospensiva potrebbe pervenire da un momento all'altro, grazie all'interessamento del dirigente regionale Carla Manetti e di un avvocato, a seguito delle nostre proteste e delle richieste di alcuni consiglieri regionali".

"Naturalmente", tiene a precisare Abagnale, "chiediamo alla Manetti di accelerare il più possibile i tempi per prendere tale decisione, soprattutto al fine di evitare ulteriori incomprensioni ed incidenti".

Qualora la sospensiva dovesse arrivare, essa sarebbe valida per 60 giorni a partire dalla data di entrata in vigore, per poi lasciare spazio all'apertura di tavoli di trattativa atti al rinvenimento di una soluzione in grado di soddisfare tutte le parti in causa.

La decisione potrebbe comunque arrivare già nel primo pomeriggio, ed eventualmente saremo pronti a mettervene al corrente.

Lorenzo Ciccarelli