Netturbino muore strangolato da braccio meccanico

12 Novembre 2012   09:30  

E' morto strangolato dal braccio meccanico mentre stava compiendo le operazioni di svuotamento dei cassonetti dei rifiuti.
L'incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 6 a un netturbino di Sant'Egidio alla Vibrata (Teramo), R.A. di 52 anni.
L'uomo stava prelevando i rifiuti in via Matteotti per inserirli nel compattatore quando, per motivi in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il meccanismo lo avrebbe trascinato per il collo strangolandolo e procurandogli ferite alla testa e a un braccio.
Il compattatore e' stato sequestrato e il magistrato ha disposto l'autopsia della vittima per stabilire se alla base dell'incidente ci sia stato un malore.
I medici del 118 non hanno potuto fare nulla per salvare il dipendente dell'azienda che si occupa dello smaltimento rifiuti.

Adamo Roncacè, questo il nome del netturbino, si è spezzato l'osso del collo dopo essere stato agganciato dal sollevatore del camion compattatore rimanendo schiacciato contro il paraurti del mezzo. Una manovra errata alla base della tragedia o forse un malore. Lo accertera' l'autopsia mentre in giornata, all'obitorio dell'ospedale Sant'Omero, sara' effettuata la ricognizione cadaverica. Adamo Roncacè, 52 anni e operaio della Poliservice, l'azienda consortile dell'unione dei Comuni Val Vibrata, lascia la moglie e un figlio di 8 anni. In mattinata sono state effettuate alcune simulazioni con il braccio idraulico per capire la dinamica dell'incidente e per stabilire se il meccanismo possa essersi inceppato durante la manovra.


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