Nuova norma accreditamenti, Pd attacca: un regalo alle cliniche

L'assessore Venturoni difende la scelta del Pdl

18 Novembre 2009   14:50  

Sono servite sette ore di riunione al Consiglio regionale che ieri a tarda sera ha approvato la modifica alla legge 32 del luglio 2007 in materia di accreditamenti delle strutture sanitarie private.
La proposta dell'assessore Venturoni che ha avuto il via libera dall'assemblea a maggioranza prevede, per le cliniche che non pagano stipendi e contributi ai dipendenti, la sospensione dell'accreditamento per sei mesi, dopo i quali sarà revocato se nel frattempo non si regolarizzerà la situazione dei dipendenti.
Oggi, il Partito democratico torna sull'argomento, considerando la norma approvata ieri un regalo alle cliniche, soprattutto – dice il capogruppo D'Alessandro – a favore delle cliniche che non pagano i dipendenti. La legge esistente – accusano i democratici - già consentiva di revocare l'accreditamento, la modifica approvata ieri allunga solo i tempi a tutto vantaggio delle cliniche inadempienti.
Per Claudio Ruffini la norma aumenta l'incertezza per i dipendenti, per Giuseppe Di Pangrazio essendo quello abruzzese un sistema sanitario misto pubblico-privato, si rischia che vengano a mancare servizi sanitari essenziali.
Nelle interviste Lanfranco Venturoni, assessore regionale Sanità, Camillo D'Alessandro, capogruppo Pd.

(MS)

 


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