Nuovo rimpasto al Comune, ma nessuna giunta di 'salute pubblica'

Sembra imminente il rimpasto nella giunta di centrosinistra guidata da Massimo Cialente. Da ambienti comunali si apprende che la sostituzione di alcuni assessori era attesa già nelle scorse settimane ma, probabilmente per il periodo di ferie al quale nessuno si sottrae nonostante la fase post-sismica, è stata rinviata e dovrebbe concretizzarsi a giorni.
In giunta c'è da sostituire Domenico Di Cocco, dimessosi lo scorso gennaio, e la dimissionaria Annamaria Ximenes ma sono dati in uscita anche Silvana Giangiuliani, attuale titolare del Bilancio, e Luca D'Innocenzo, che molti vedono come una figura che rischia di compromettere l'immagine della intera amministrazione. D'Innocenzo ha infatti la delega all'edilizia scolastica e al diritto allo studio, ma il sei aprile era ancora presidente della Azienda per il Diritto allo Studio, quindi responsabile dell'immobile della Casa dello studente. Per molti è responsabile, anche se non legalmente, di quanto accaduto.
Al posto di questi tre, con una rimodulazione delle deleghe fra tutti gli assessori, entrerebbero Giustino Masciocco di Sinistra democratica, Pietro Di Stefano e Vincenzo Rivera del Pd.
A Masciocco andrebbe la delega al Bilancio, posto al quale lo stesso interessato non ha mai fatto mistero di ambire, e che molti auspicavano da tempo andasse proprio al capogruppo di Sd.
A Vincenzo Rivera sembra vada la delega alla Cultura lasciata vacante dalla Ximenes, per Di Stefano si parla di una responsabilità legata alla ricostruzione.
Un rimpasto di questo tipo comporterebbe una modifica anche del quadro consiliare, essendo i tre dati come assessori tutti consiglieri, quindi obbligati a dimettersi dall'assise.
Al posto di Masciocco e Di Stefano, nel 2007 eletti nella lista dei Ds, entrerebbero Fabio Ranieri e Alì Salem, primi dei non eletti di quella lista.
Infondate invece al momento le voci che parlavano di una giunta di "salute pubblica" della quale avrebbe dovuto far parte il Movimento per l'Autonomia, che sarebbe entrato nell'esecutivo con Emanuele Imprudente.

(MS)