ORSI UCCISI: NASCE COALIZIONE CONTRO USO BOCCONI AVVELENATI

04 Ottobre 2007   15:37  
"Una coalizione per fermare concretamente l´uso dei bocconi avvelenati" questa la motivazione che ha determinato Legambiente, Arcicaccia e Cia-Confederazione italiana agricoltori ad avviare i lavori per dar vita ad unita´ cinofile in grado di individuare la presenza di esche avvelenate lasciate in aperta campagna. Il progetto che Legambiente, Arcicaccia e Cia intendono mettere da subito al servizio della Regione Abruzzo pesantemente colpita dall´uccisione di ben 5 orsi bruni, e´ aperto a tutte le altre Regioni e nasce in cooperazione con l´esperienza spagnola condotta nella regione Andalusa dalla Fundaci´on Gypaetus, insieme alla Junta de Andalucia Consejeri´a de Medio Ambiente, la Upa - Uni´on de Pequenos Agricultores y Ganaderos de Andaluci´a e la Fac-Federaci´on Andaluza de Caza che saranno ospiti nei prossimi giorni ad un incontro organizzato dalle tre associazioni in Abruzzo. "Intendiamo avviare un vero e proprio programma contro l´uso delle esche avvelenate -dichiara Antonino Morabito, responsabile nazionale conservazione e gestione della fauna di Legambiente- una campagna d´informazione e di sensibilizzazione operata congiuntamente, per mettere fine ad una vergogna che purtroppo trova ancora spazio in Italia a causa di ignoranza, scarso controllo e assenza di unita´ cinofile specifiche in grado di prevenire i danni". Sono diverse decine le unita´ cinofile gia´ operanti in Andalusia, formate soprattutto con cani di razza labrador, pastore tedesco e razza andalusa che hanno operato negli ultimi anni numerosi controlli, consentendo di aprire alcune centinaia di procedimenti per individuare i colpevoli. In Spagna l´abbandono di esche avvelenate e´ considerato reato e la sanzioni amministrative arrivano a diverse decine di migliaia di euro di multa. "Faremo tesoro dell´esperienza spagnola -dichiara Osvaldo Veneziano, presidente nazionale di Arcicaccia- nella quale i cacciatori si sono messi al servizio dell´intera comunita´ per contrastare chi commette illegalita´". "Il ruolo dell´agricoltura -dichiara Rosanna Contri, responsabile Territorio e ambiente della Cia- e´ sempre piu´ legato alla capacita´ di offrire, insieme a prodotti di qualita´, servizi alla collettivita´ legati alla conservazione e al mantenimento del grande patrimonio naturale presente in Italia, patrimonio che vede gli agricoltori tra i principali custodi". (AGI)

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