Occupazione Casematte, i testimoni: "Mai alcun ordine di sgombero"

"All'epoca contatti tra comitati e Marzetti"

26 Febbraio 2014   10:08  

Nuovo capitolo della vicenda relativa all'occupazione della zona Casematte di Collemaggio da parte di alcune persone rimaste senza abitazione dopo il sisma, ritenuta abusiva dai vertici dell'Asl, proprietaria degli immobili.

In corso il processo a carico di dodici persone, in buona parte aderenti ai comitati sorti dopo il terremoto del 6 aprile 2009, che ieri ha visto sfilare al cospetto del pm, nelle vesti di testimoni, membri della Digos e della polizia giudiziaria che si sono a suo tempo occupati delle indagini partite dalla denuncia del manager Asl Giancarlo Silveri, costituitosi parte civile.

I teste hanno dichiarato che, per quanto nell'area fossero all'epoca dei fatti presenti alcuni dei sospettati, non vi fu mai alcun ordine di sgombero né da parte della polizia né da parte della Procura, precisando inoltre come fossero in corso contatti tra i comitati e l'allora manager Asl Roberto Marzetti per rimanere nella zona Casematte col parere favorevole del sindaco, ma l'accordo non fu mai perfezionato.

Con il successivo avvicendamento tra Marzetti e Silveri la situazione cambiò, soprattutto in virtù delle segnalazioni di quest'ultimo relativamente all'insediamento nella zona di alcune roulottes di terremotati.

Nell'udienza precedente era stato chiesto un risarcimento di 50.000 euro per i danni causati, nella prossima saranno invece ascoltate altre testimonianze.


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