Avvisi di garanzia in arrivo per i quattordici indagati per il crollo della Casa dello studente e per il Convitto nazionale.
Quattordici presunti responsabili per la morte di undici giovani in tutto, fra la residenza universitaria di via XX Settebre e il palazzo di corso Principe Umberto.
I reati contestati restano quelli di omicidio colposo e disastro colposo ai quali si è aggiunta la contestazione del reato di lesioni.
Ancora sotto stretto riserbo l'elenco dei nomi. Da indiscrezioni si è comunque potuto apprendere che fra i quattordici ci sarebbe un noto costruttore aquilano.
E non era difficile ipotizzare che sotto accusa finissero i protagonisti della filiera dell'edilizia e, a proposito della Casa dello studente, della ristrutturazione. È proprio quello il passaggio nel mirino della Procura, a cavallo fra il 1997 e il 2001 quando la residenza studentesca fu sottoposta a lavori di ristrutturazione.
Al di là dei nomi elementi nuovi sul fronte dell'inchiesta emergeranno solo la prossima settimana, quando in Procura inizieranno a svolgersi i primi interrogatori, che dovrebbero andare avanti per una decina di giorni.
Nulla esclude poi che altre persone potrebbero aggiungersi agli attuali quattordici.
Le indagini della Procura si sposteranno poi sulle sedi universitarie crollate e sull'ospedale San Salvatore.
(MS)
