Ombrina Mare 2, M5S Abruzzo a Clini: "Insignificanti le sue parole, che non corrispondono ai fatti"

29 Marzo 2013   17:55  

"Partiamo dal presupposto che secondo noi un Ministro dell'Ambiente non dovrebbe essere molto favorevole ad un incontro con le società britanniche di energia che operano esplorazioni per estrazione di idrocarburi, mentre dovrebbe essere veloce e attento nel rispondere alle istanze territoriali che vorrebbero difendere e tutelare il territorio. Chiarito ciò, siamo stati decisamente sorpresi dalla celerità con cui il Ministro ha risposto al nostro comunicato stampa di mercoledì scorso. Peccato che la sua risposta non abbia sciolto i numerosi dubbi posti dalla lettera della Medoilgas che abbiamo reso pubblica".

Così i deputati del Movimento 5 stelle che nei giorni scorsi avevano scritto una lettera aperta al ministro Clini.

Ecco alcuni stralci della lettera di Clini al MoVimento 5 stelle circa la question Ombrina Mare 2.

"Come risulta agli atti, la lettera della società Medoilgas è stata recapitata agli uffici del ministero e non al ministro che non l’ha mai letta. Il ministro non ha mai intrattenuto rapporti con tale società né tanto meno con altre società petrolifere al fine di negoziare particolari normative di favore". Così dichiara in una nota il ministro dell'Ambiene Corrado Clini, in replica ad una interrogazione parlamentare di M5S. “Lo dimostra il fatto – rileva Clini - che la normativa introdotta nel nostro paese, e le conseguenti misure di precauzione per le attività di esplorazione petrolifere nel mare, sono le più restrittive al mondo”. Nel merito il ministro osserva di “non aver bisogno di alcun ringraziamento e di aver operato congiuntamente con il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera per conservare la severa normativa italiana al riparo di eventuali contestazioni UE e che è stato inoltre uniformato il divieto delle 12 miglia da tutte le aree protette nazionali, internazionali e anche comunitarie che riguardano praticamente tutta la costa italiana”.

Nello stesso tempo il ministro ricorda che “nel decreto sviluppo sono state incrementate le royalties a carico delle compagnie, e introdotte misure compensative a carico delle imprese per finanziare le attività di prevenzione emonitoraggio ambientale nelle aree interessante dall'esplorazione petrolifera”.

Il Movimento 5 stelle ribatte

"Primo: la lettera è stata sì recapitata al Ministero, ma è indirizzata al Ministro in persona.

Secondo: se, come scritto nella nota, il ministro non ha mai avuto rapporti con la Medoilgas, allora perché il Ministro non ha smentito quanto affermato dalla società petrolifera non appena ha ricevuto tale missiva, ovvero a giugno dell'anno scorso? Ci sembra molto strano che un Ministro riceva una lettera così compromettente per il ruolo che ricopre e non si affretti a smentirla immediatamente!

Terzo: il Ministro, nell'elencare i suoi presunti meriti, dimentica appunto di citare il famigerato art. 35 del decreto “Prestigiacomo” del Governo Monti, votato dal tandem PD – PDL, con il quale sono stati sbloccati moltissimi progetti, compreso Ombrina 2, e per il quale la Medoilgas ha ringraziato appunto il Ministro per il “prezioso contributo apportato”.

Quando il Ministro afferma che “la nostra normativa resta la più restrittiva d’Europa” sembra stia parlando di un altro film: le sue parole sono smentite dalle numerose concessioni di esplorazione e di coltivazione di idrocarburi presenti su tutto ilterritorio regionale e nazionale. Nello specifico di Ombrina, stiamo parlando di una concessione che doveva essere terminata ma che è stata riesumata anche grazie agli effetti della norma del Governo Monti e per effetto di una “lentezza” del Ministero dell'Ambiente (quando Clini era Direttore Generale); di fatto Ombrina è tutt’ora attiva nonostante molti aspetti burocratici siano ancora da chiarire. Infatti ci piacerebbe sapere come mai il preavviso di rigetto dell’istanza diconcessione di coltivazione degli idrocarburi di Ombrina Mare, in virtù degli effetti prodotti dal dlgs 128/2010 (DecretoPrestigiacomo), non sia stato mai perfezionato. Non era Clini il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare all’epoca del preavviso di rigetto (rigetto dovuto in quanto prescritto dalla nuova norma)? Non era sempre Clini (con i suoi collaboratori) che attraverso un esito di preavviso di rigetto mai concluso, di concerto con il Ministero delle Attività Produttive, riusciva a sospendere e prolungare il permesso di ricerca degli idrocarburi risalente al 5 maggio 2005 della durata di 6 anni per prolungarla fino alla nuova norma “risolvi problemi” studiata?

Caro Ministro, è arrivato il momento che Lei chiarisca in Parlamento. Non chiediamo le dimissioni in quanto vogliamo evitare di assistere all’ennesima sceneggiata delle dimissioni di un Ministro dimissionario".

 


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