Ombrina Mare: il governo se ne frega e tira dritto nell'iter di autorizzazione

Chiodi ribadisce la contrarietà degli abruzzesi

24 Aprile 2013   16:29  

«E' veramente sconcertante che la mobilitazione scattata in Abruzzo, che ha portato lo scorso 13 aprile in piazza decine di migliaia di persone nella più grande manifestazione mai svolta nella regione, non sia tenuta in alcuna considerazione dal ministero dell'Ambiente, che si dimostra totalmente refrattario rispetto alla volontà dei cittadini e delle istituzioni abruzzesi.

Viene minato alla base il procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via) che dovrebbe vedere al centro delle decisioni la partecipazione dei cittadini.

E' veramente grave non ascoltare la voce di una comunità che si vede piovere addosso un progetto che non vuole, allarmante non solo per l'ambiente abruzzese ma per la sua economia».

Questo è il commento del Wwf alla notizia con cui il ministero dell'Ambiente conferma la sua linea sul contestato progetto petrolifero Ombrina mare che dovrebbe vedere la costruzione nei mari abruzzesi di una piattaforma di produzione con 6 pozzi, 36-42 km di tubazioni sottomarine e una grande nave raffineria FPSO (unità di produzione galleggiante con stoccaggio e impianto di caricamento del greggio) di 320 metri di lunghezza, ormeggiata a 10 km dalla costa per almeno 24 anni.

Lo scorso 3 aprile la Commissione Via nazionale ha appunto emesso un nuovo parere positivo.

«Con l'entrata in vigore dell'art.35 della Legge n.134/2012 è stata riavviata in data 22/11/2012 la procedura di Via ed è stato successivamente espresso parere positivo con prescrizioni n.1154 del 25/01/2013 dalla Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale.

A seguito del parere inviato dalla regione Abruzzo in data 04/03/2013 la Commissione ha svolto un supplemento istruttorio conclusosi con il parere n.1192 del 03/04/2013 che conferma il precedente parere espresso in data 25/01/2013 e precisa il quadro prescrittivo in merito alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera», è scritto sul sito del ministero dell'Ambiente.

Ora è in fase di redazione il Decreto ministeriale che darà seguito alla decisione della Commissione Via.

«E' ora necessaria una mobilitazione permanente da parte di cittadini, associazioni ed enti locali per bloccare l'iniziativa mettendo in campo immediatamente ogni possibile soluzione, dal ricorso al Tar alle iniziative parlamentari», hanno concluso dal Wwf.

Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, in merito all'allarme generato dall'assenso della Commissione nazionale VIA (Valutazione Impatto Ambientale) al progetto Ombrina Mare, tiene infine innanzitutto, a precisare che "la VIA e' un fatto endoprocedimentale di tipo ambientale e che, quindi, la relativa autorizzazione al progetto dovra' darla il Ministero per lo Sviluppo economico (MISE).

In ogni caso - ha concluso il presidente Chiodi - continueremo a tenere ferma la posizione di assoluta contrarieta' a questo progetto e seguiremo tutte le strade possibili, dalla via politica finanche al ricorso al TAR, per scongiurare l'ipotesi di realizzazione di Ombrina Mare"

 

 

 


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