Ombrina mare: Nasuti, troppi lati oscuri

06 Marzo 2013   15:16  

 "Il mio auspicio e' che l'incontro di domani al Ministero dello Sviluppo Economico possa finalmente fare un po' di chiarezza su alcuni aspetti ancora troppo oscuri intorno al progetto di 'Ombrina Mare'".
Lo afferma il consigliere regionale Emilio Nasuti, alla vigilia del vertice che domattina alle 9 vedra' impegnato a Roma il Presidente della Regione Gianni Chiodi.
"Gli interrogativi sollevati ieri in Aula da Chiodi - continua Nasuti - sono effettivamente inquietanti. Per quale ragione dal Ministero non e' arrivata una telefonata, una mail, un fax, quando si sono accorti che la Regione Abruzzo non aveva risposto alla richiesta di parere del 12 luglio scorso, di cui non c'e' traccia al protocollo? Normalmente questo avviene sempre.
In questo caso, invece, da Roma c'e' stato un silenzio totale".
Ma per l'esponente della maggioranza c'e' soprattutto un altro punto su cui e' necessario avere dei chiarimenti. "Come e' possibile che un procedimento autorizzativo, chiuso con un diniego nel 2010 - aggiunge - e su cui era stata scritta la parola 'fine', improvvisamente venga resuscitato, facendo ripartire l'iter dal punto in cui si era arrestato 2 anni e mezzo fa e non dall'inizio, come dovrebbe accadere per un'istanza che di fatto e' completamente nuova?
Chiodi ha parlato in Consiglio di interessi forti' dietro Ombrina Mare, piu' forti probabilmente di quelli che la Regione sta cercando di difendere fin dall'insediamento di questa maggioranza.
Spero vivamente che si sbagli, ma senza dubbio andremo fino in fondo per impedire la realizzazione di questo impianto.
La storia recente, del resto, e' dalla nostra parte: ci siamo gia' riusciti con il Centro Oli dell'Eni e con il metanodotto della Snam".


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