Omicidio De Luca: condannata Medina, ma il mistero rimane

25 Aprile 2012   11:25  

La Corte D'Assise di Teramo ha condannato Francisca Binicio Medina a 25 anni di reclusione per l'omicidio dell'ex imprenditore Carmine De Luca avvenuto nel Maggio 2011.

Ripercorriamo la vicenda. Il corpo di De Luca venne rinvenuto il 28 Maggio 2011 ucciso da 22 coltellate chiuso a chiave in uno sgabuzzino. Si stabilì che il delitto era avvenuto una settimana prima nella camera da letto, al piano di sopra, ad opera di qualcuno che la vittima conosceva. Venne accusata Francisca Binicio Medina, una prostituta clandestina. La prova chiave nel processo fu quella del DNA: la donna si sarebbe ferita un piede durante la colluttazione in casa della vittima.

Adesso la donna è stata condannata per il reato di omicidio ma assolta per quello di occultamento del cadavere. Questo comporta diverse problematiche di comprensione della sentenza: se non è stata lei, ritenuta responsabile dell'omicidio, chi ha spostato il cadavere di De Luca?

Un altro punto oscuro è il movente: perchè la donna avrebbe dovuto uccidere l'uomo che la stava aiutando ad ottenere il permesso di soggiorno?

Anche per questi motivi, al momento della lettura della sentenza, Michela Porcile, avvocato della donna, è scoppiato in lacrime: “Mi dispiace moltissimo, è un errore macroscopico. Rispetto il verdetto e attendo le motivazioni, ma sono dispiaciuta perché non è stata lei e perché il vero responsabile non verrà punito, ormai è troppo tardi. È una sconfitta della giustizia”.


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