Omicidio Rea, l'avvocato della famiglia: "L'inchiesta presto potrebbe passare a Teramo"

27 Giugno 2011   13:33  

"Stiamo attendendo a breve che ci vengano consegnati gli atti dell'inchiesta, per poi consegnarli ai nostri consulenti medici che faranno le loro valutazioni ed eventualmente proporranno delle azioni mirate". Cosi' l'avvocato ascolano Mauro Gionni che assiste la famiglia di Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana (Napoli), trovata uccisa con 32 coltellate nel bosco delle Casermette, in provincia di Teramo, il 20 aprile scorso .

"Queste carte, che sono secretate - spiega il penalista - dovrebbero aiutare noi e i due consulenti Buccelli e Di Lorenzo, dell'Universita' di Napoli, a verificare se esistano elementi in grado di portare alle verita' dei fatti. A cominciare dal comprendere se Parolisi avesse dei segreti cosi' importanti da nascondere, tali da giustificare certi atti".

Secondo l'avvocato Gionni, e' ormai abbastanza sicuro che l'inchiesta passera', entro un certo periodo, alla Procura di Teramo "se tutto si e' svolto nel territorio teramano". Quanto alla possibilita', piu' volte rimbalzata in questi giorni da ambienti giudiziari, che la Procura di Ascoli possa chiedere al gip una misura di custodia cautelare nei confronti del caporalmaggiore capo dell'esercito, che resta l'unico indagato per omicidio volontario nella vicenda, il penalista ascolano non ha voluto rispondere.


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