Operazione "La Svolta - Gold Market". Compro oro e ricettazione

09 Maggio 2014   07:01  

I Carabinieri del Comando Provinciale di Pescara, dalle prime ore di oggi 09 maggio 2014, hanno dato esecuzione a n. 18 misure cautelari ed a contestuali n. 24 perquisizioni personali/domiciliari emesse dal GIP presso il Tribunale di Pescara, Dott.ssa Mariacarla Sacco, sulla scorta delle risultanze investigative compendiate nella richiesta formulata dal Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Pescara, Dott.ssa Barbara Del Bono ed evidenziate a conclusione di una complessa, articolata e prolungata attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Penne.

Le investigazioni, sviluppate nel periodo intercorrente tra l’agosto 2012 ed il mese di ottobre 2013 e con esse l’odierna esecuzione dei provvedimenti, dei quali n. 1 misura cautelare in carcere, n.2 agli arresti domiciliari e n.15 obblighi di presentazione alla P.G., hanno consentito di disarticolare una delle più efficienti organizzazioni criminali che, su tre livelli di competenze e complessità gestionale, ha alimentato il fenomeno del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti nell’area vestina e nei Comuni dell’hinterland pescarese, legandone talvolta i profitti all’attività dei negozi “compro oro” presso i quali sono stati documentate numerose cessioni di monili in oro provento di furti in abitazione dietro corrispettivo in denaro contante utilizzato sia a saldo della partita di stupefacenti di volta in volta acquistati sia quale provento personale.

 L'organizzazione, dicono i carabinieri, aveva come dominus A. R., 47 anni, pregiudicato di Montesilvano, oggi finito in carcere, che gestiva una vera "centrale dello spaccio" grazie alla collaborazione della convivente e della figlia, una 21enne particolarmente scaltra che ha assunto le redini dell'organizzazione nel periodo in cui il padre e' stato arrestato per droga, in passato. Altra figura di spicco nella gestione dei traffici illeciti si e' rivelata quella di G. P., 48enne pregiudicato di Citta' Sant'Angelo, domiciliato a Montesilvano, oggi finito ai domiciliari e gia' arrestato in flagranza per il possesso di una pistola giocattolo con canna modificata calibro 8 pienamente funzionante. Per i militari dell'Arma P.supportava R. dal punto di vista decisionale e si occupava di minacciare di ritorsione alcuni giovani che avevano contratto debiti per le partite di stupefacenti acquistate. E' ancora ricercato invece un 32enne, pregiudicato della zona Penne, da sottoporre ai domiciliari, che aveva una funzione di collegamento quotidiano con i giovani del centro vestino interessati ad acquistare droga. Il latitante avrebbe contratto debiti con R. al punto tale da essere minacciato di morte dallo stesso, che lo ha perfino atteso sotto casa quando lui si e' reso irreperibile per quattro giorni. L'organizzazione, sempre a detta degli investigatori, in breve tempo e' diventata un punto di riferimento per i giovani dell'area vestina, proponendosi sul "mercato" quasi come surrogato della consolidata strutturazione delle famiglie rom dell'hinterland pescarese. Le indagini hanno preso il via quando i carabinieri hanno individuato in alcuni tosscodipendenti gli autori di numerosi furti in abitazione consumati in centro e hanno scoperto che la refurtiva, costituita quasi esclusivamente da monili in oro, veniva subito ceduta nei "compro oro" di Penne, Chieti, Montesilvano e Pescara per avere il denaro necessario per l'acquisto di stupefacenti e, talvolta, per mero profitto personale. Si e' arrivati a documentare l'acquisto e il consumo di stupefacenti da parte di 74 giovani di eta' compresa tra i 17 ed i 35 anni perlopiu' di Penne e comuni circostanti, ma non solo. I militari hanno proceduto all'arresto in flagranza di reato di 20 persone, al sequestro di circa 1.100 grammi di marijuana, 9 bilancini di precisione, due serre domestiche, una pistola calibro 8 e tre cartucce calibro 12, nonche' 1.200 euro in contanti, provento di spaccio.  


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