“E’ stato effettuato nelle prime ore della mattinata di ieri lo smontaggio della carena dal ponte del mare, aprendo due varchi su ciascuna rampa dell’asse ciclopedonale, due a nord e due a sud, da dove potranno entrare i tecnici del professor De Miranda per penetrare nella pancia del ponte stesso al fine di effettuare le verifiche necessarie per accertare l’agibilità della struttura, a una settimana esatta dal tremendo urto della draga, poi collassata su se stessa. L’operazione è stata eseguita da una ditta individuata dall’amministrazione comunale e dotata delle attrezzature necessarie per raggiungere dalla banchina nord e sud la parte sottostante delle due campate.
Ora attendiamo l’arrivo, nelle prossime ore, del professor De Miranda che giungerà nel capoluogo adriatico da Milano con i propri collaboratori e comincerà le proprie indagini che dovranno sciogliere il nodo circa le condizioni del ponte dopo l’incidente iniziando a dare una data circa la sua ipotetica riapertura al pubblico, data che dovrà essere il più vicina possibile”. Lo hanno detto il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi e il Presidente della Commissione Grandi Infrastrutture Massimo Pastore, componenti della task force costituita dal sindaco Albore Mascia al fine seguire passo dopo passo le operazioni di verifica sulla struttura ciclopedonale e che hanno assistito dalla banchina allo smontaggio della carena in quattro punti esatti del sottopancia del ponte, al fine di creare i varchi necessari all’ingresso nella struttura.
“Il ripristino della fruibilità del ponte è divenuta una delle nostre priorità amministrative – hanno sottolineato i Presidenti Foschi e Pastore -, una fruibilità venuta per ora meno a causa di un evento sfortunato che mai avremmo potuto immaginare e ipotizzare, ma sul quale oggi occorre intervenire con il massimo rigore e con la dovuta celerità. Mercoledì scorso il professor De Miranda, progettista del ponte, giunto in tempo record a Pescara da Milano, ha effettuato il primo sopralluogo esterno, individuando alcuni elementi che necessitano di verifica approfondita, come la fuoriuscita dal guscio di alcuni smorzatori o del passamano o anche una frattura evidente sulla pista ciclabile, proprio nel punto dell’impatto, ma comunque si è detto fiducioso considerando come il ponte ha comunque retto all’urto del motopontone, che è invece collassato sulla draga. Come ha ribadito il professor De Miranda, sarà necessario entrare nella pancia dell’infrastruttura per accertare che quell’urto non abbia determinato danni strutturali, operazione che abbiamo esplicitamente chiesto che si svolga entro pochissimi giorni, velocizzando al massimo le procedure.
Ieri mattina, come preventivato, una ditta individuata dai nostri uffici tecnici, armata di cestello e attrezzature idonee, ha provveduto a creare i varchi, ossia ha smontato la carena in quattro punti esatti dell’asse, due sulla campata ciclabile due su quella pedonale, due a nord e due a sud, lasciando aperte le fessure dalle quali nelle prossime ore i tecnici indicati dal professor De Miranda potranno entrare nella pancia dell’asse viario, con i tecnici del Comune di Pescara, al fine di eseguire la verifica di ogni singolo asse per accertarne la tenuta dopo l’urto con la draga. Solo quell’esame ci consentirà di capire se per la riapertura al pubblico del ponte siano necessari o meno interventi strutturali e soprattutto potremo quantificarne l’entità sotto il profilo economico, fermo restando che il Comune anticiperà, ovviamente, le spese per poi recuperarle attraverso la pratica risarcitoria che il nostro ufficio legale ha già aperto. Nel frattempo stanno proseguendo anche le misurazioni topografiche da parte del geometra D’Ambrosio, sei al giorno, per individuare eventuali variazioni di oscillazione dell’antenna centrale, che rappresenta il perno dell’intero asse ciclo-pedonale. Ora attendiamo di sapere dal professor De Miranda quando potrà raggiungere Pescara per effettuare la propria verifica”.