La carcassa di un orso marsicano è stata scoperta nei pressi di Ortona dei Marsi, sollevando interrogativi su possibili cause naturali o dolose.
Un tragico ritrovamento ha scosso la comunità abruzzese: la carcassa di un orso marsicano è stata scoperta da un gruppo di escursionisti nella zona montana di Forca Caruso, nei pressi di Ortona dei Marsi, al confine con il Parco Regionale Sirente Velino.
L'animale, un esemplare maschio di circa 8-10 anni, presentava numerosi traumi ma nessun segno di ferite da arma da fuoco . Le autorità competenti, tra cui i Carabinieri Forestali, i veterinari della ASL locale e le unità specializzate del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), sono intervenute prontamente per avviare le indagini.
La Procura ha disposto il trasferimento della carcassa all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, dove saranno effettuati esami tossicologici e diagnostici per determinare le cause del decesso. Parallelamente, il Nucleo Cinofilo Antiveleno del PNALM ha iniziato a ispezionare l'area per individuare eventuali esche o bocconi avvelenati, finora senza risultati.
Il presidente del Parco Sirente Velino, Francesco D’Amore, ha espresso preoccupazione per la perdita di un esemplare di una specie già minacciata, sottolineando l'importanza di accertare le cause del decesso per prevenire ulteriori tragedie.
Questo evento evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi per la conservazione dell'orso marsicano, una sottospecie endemica dell'Appennino centrale italiano, la cui popolazione è stimata tra i 50 e i 60 individui. La scarsa variabilità genetica e le minacce antropiche rappresentano sfide significative per la sopravvivenza di questa specie unica.