Ospedale San Salvatore: tagli e trame dei poteri forti?

13 Febbraio 2009   13:53  

SCARICA BOZZA DEL PIANO INDUSTRIALE - Tutti uniti, a L'Aquila a difesa dell'Ospedale San salvatore. Oggi all'assemblea convocata dai sindacati presso  sala di Anatomia Patologica hanno partecipato i sindaco Cialente, il vice-presidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis, la presidente della Provincia Stefania Pezzopane, il capogruppo Pdl in regione Gianfranco Giuliante. La bozza di piano industriale elaborato direttore generale Roberto Marzetti prevede il taglio di 14 dipartimenti ed un ulteriore riduzione di posti letto.
Il che significa denunciano un pò tutti, trasformare un ospedale nato per gestire  1500 posti letto in una sorta di poliambulatorio, con conseguente perdita di molti posti di lavoro, e la riduzione della qualità dei servizi per i cittadini. Andranno a casa 40 interinali, per ogni reparto accorpato e soppresso su quattro infermieri uno andrà a casa.  Il piano va dunque riscritto,  ma  in modo concertato: questo è uno degli obiettivi fissati nel corso dell'incontro,  e la politica aquilana, a tutti i livelli e di ogni schieramento farà la sua parte per salvare il San Salvatore da un ridimensionamento che rappresenterebbe un durissimo colpo inferto al territorio.

Nell'intervista il primario Umberto Giammaria, afferma che il risultato di questo dimagrimento è il favorire le cliniche private e ospedali di altre regioni, perchè gli aquilani dovrebbero andarsi a curare altrove. Viene inotre umiliato il ruolo dell'Università, che garantisce eccellenza e  di molti settori specialistici. 

Scarica la bozza del piano industriale della Asl

 
MARZETTI   SI DIFENDE E CONTRATTACCA

Ben diverso il punto di vita del manager Marzetti, questa mattina ancora una volta sulla graticola: gli accorpamenti, per Marzetti, tanto per cominciare, non comporteranno la riduzione di posti letto, di incarichi di primari o soppressioni di strutture.  E non si stupisce di essere sotto attacco: "Tutto è cominciato quando abbiamo preso in carico i controlli sulle prestazioni nel 2007,  e abbiamo ridotto il fatturato delle case di cura scartando le cartelle cliniche inappropriate, con un risparmio di oltre 5 milioni di euro. Sono sotto attacco perchè ho fatto i concorsi per dieci posti da primario, a differenza di altri direttori che i concorsi non li fanno. Sono sotto attacco perchè abbiamo riportato la dialisi in Ospedale, risparmiando circa un milione di euro, che prima erogavamo a una Casa di cura privata. Sono sotto attacco perchè ho messo mano agli sprechi, prima di me si acquistavano  impianti di cogenerazione, del costo di 10 milioni e una manutenzione ordinaria di 97 mila euro al mese per 108 mesi.

Il punto per Marzetti non è il suo piano  aziendale, che è solo una bozza, ma l'ostilità di poteri forti che stanno  giocando una partita politica trasversale, basata più su interessi personali che politici".  E fa gola anche la sua poltrona, ci permettiamo di aggiungere.

FT


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