PDL resa dei conti dopo le elezioni, ma Cicchitto e Aracu attaccano Chiodi: «Sue parole demenziali»

23 Gennaio 2013   16:36  

Volano paroli pesanti nel PDL abruzzese e se il Governatore Chiodi tiene a precisare che è stato lui, sbattendo i pugni sui tavoli, a tener fuori dal Parlamento Aracu e Razzi, gli risponde un inviperito Cicchitto che trova in Aracu un alleato ideale.

Se pensavamo che le elezioni a sindaco dell'Aquila, perse dal PDL e dal centrodestra, potessero aver insegnato qualcosa ci siamo dovuti ricredere.

Oggi il PDL è spaccato in mille frammenti e l'unico collante che ancora lo tiene sono le prossime elezioni che se perse con troppo disonore potrebbero mettere a rischio molte Giunte (si sa che quando la nave affonda...) ed in secondo luogo sarebbe troppo complesso, oggi dover affrontare una crisi in regione, nelle provincie di L'Aquila e Pescara ed anche al comune del capoluogo adriatico.

Siamo di fronte, infatti, alla solita farsa, il teatrino delle "cose da dire" per sfogare la rabbia della piazza e poi comunque non cambiare quasi nulla.

Così suonano un po' vuote le dichiarazioni di Chiodi ed ancor più prive di fondamenta quelle di Cicchitto: "Chiodi dice cose assolutamente demenziali: ho espresso il mio parere su quasi tutte le liste presentate nelle varie regioni d'Italia e cio' ovviamente non ha suscitato nessuno scandalo o ritorsione".

"Nel corso della discussione sulla lista in Abruzzo - riferisce Cicchitto - ho espresso liberamente il mio parere che per altro è stato totalmente disatteso visto come poi è venuta fuori la lista a testimonianza del fatto che rispetto all'Abruzzo il sottoscritto non esercita alcuna influenza nè pretende di esercitarla. La mia critica di fondo riguardava il metodo seguito nelle scelte.

Aggiungo anche che, per senso di responsabilità, che a Chiodi manca totalmente, non ho dato alcuna pubblicità a questo dissenso perche' sono del parere che, una volta che le liste sono fatte, esse vanno difese". Dello stesso tenore le parole di Aracu: "Reputo assolutamente inaccettabili gli attacchi contro il PdL e contro la mia persona fatti dal Presidente Chiodi.

Ritengo che questi eccessi polemici possono essere dettati solo dalla ricerca di creare un diversivo difronte ai dissensi che la lista da lui stesso cosi' fortemente voluta sta provocando. In ogni caso, malgrado tutto, confermo il mio sostegno al PdL e al Presidente Berlusconi nella prossima campagna elettorale".


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