PROSTITUZIONE: PESCARA, ESPULSE TRE GIOVANI DONNE ROMENE
Tre giovanissime prostitute romene, e quindi comunitarie, sono state espulse dal territorio italiano, con accompagnamento alla frontiera da parte della questura di Pescara. Il provvedimento di espulsione delle tre cittadine comunitarie, il primo del genere in Abruzzo, è stato adottato dal prefetto di Pescara, Paolo Orrei, su richiesta del questore, Stefano Cecere, e convalidato dal giudice monocratico.
L'espulsione, eseguita il 30 aprile all'aeroporto di Fiumicino, è avvenuta a seguito di moltissimi controlli a carico delle tre prostitute, in una trentina di occasioni diverse, e l'allontanamento dal territorio italiano è motivato dal fatto che queste donne offendevano la pubblica moralità e mettevano in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica, che sono alcune delle condizioni previste dal decreto legislativo n. 32 del 28 febbraio scorso per l'espulsione di cittadini comunitari.
Le tre ventenni romene, a Pescara da circa 9 mesi, svolgevano l'attività di prostituzione lungo la riviera Sud della città, nella zona di San Silvestro, creando disagi ai cittadini di quell'area, che hanno anche presentato degli esposti. Attorno alle tre 'lucciole' la polizia ha trovato preservativi e riscontrato che si creavano file di macchine, coi clienti che attendevano all'interno, creando problemi alla circolazione.
Per la dirigente dell'Ufficio immigrazione della questura, Marina Parisio, con l'espulsione di due giorni fa "è stato lanciato un segnale ben preciso alle prostitute comunitarie. Ora sanno - ha detto la Parisio - che possono essere espulse e che per tre anni non possono rientrare in Italia e i protettori sanno che la polizia li segue.
E' solo l'inizio - ha aggiunto - e non ci fermeremo qui. Non si escludono provvedimenti del genere in altre zone del pescarese. Se abbiamo cominciato con queste tre giovanissime prostitute - ha concluso - è perchè il fenomeno si stava radicando in quella parte del territorio". Non si esclude che le tre ragazze tornate in Romania avessero dei protettori, e per questo sono in corso le indagini.
(AGI)
