Due gli argomenti sul tavolo di quella che e' stata definita "Unita' di crisi" convocata per questo pomeriggio dal vice Presidente vicario Enrico Paolini: la possibilita' di abrogare la legge regionale 30 dicembre 2004, n. 51 "Disposizioni in materia di ineleggibilita', incompatibilita' e decandenza dalla carica di consigliere regionale" e la necessita' di assicurare all'Abruzzo l'utilizzo delle provvidenze statali e comunitarie evitando il rischio che le stesse possano essere sottratte. Su questi argomenti si e' sviluppato l'incontro convocato da Paolini al quale hanno partecipato i sindaci dei comuni capoluogo Luciano D'Alfonso (Pescara), Giovanni Chiodi (Teramo), Francesco Ricci (Chieti) e Angelo Bonura (vice sindaco dell'Aquila) e i presidenti delle provincie Tommaso Coletti (Chieti), Giuseppe De Dominicis (Pescara), Ernino D'Agostino (Teramo), Oreste Cambise (vice presidente provincia dell'Aquila) e Pio Alleva (assessore provincia dell'Aquuila). Dagli amministratori delle piu' importanti istituzioni abruzzesi si e' levata, quindi, la voce unanime sulla necessita' di rivedere la norma definita "anti-sindaci" che, secondo loro, andrebbe abrogata al piu' presto. D'Alfonso: "irresponsabile e' stato chi ha portato in vita questa norma, cosi' come irresponsabile e' stato chi non lha tolta di mezzo". Parlando della data delle elezioni, l'Unita' di crisi ha preso atto della opportunita' di tornare al piu' presto alle urne, ma tenendo presente che ci sono delle esigenze di carattere generale che impongono la massima attenzione sul completo utilizzo dei fondi. Coletti: "meglio votare un mese dopo del previsto, piuttosto che perdere dei soldi con conseguenze nefaste sull'intero sistema economico regionale".