Pedane per disabili mal funzionanti, Baltour: “Colpa delle strade dissestate''

26 Aprile 2013   15:31  

Riceviamo dal presidente del Gruppo Baltour, Agostino Ballone e pubblichiamo. 

''A proposito delle segnalazioni circa il malfunzionamento delle pedane per l’accesso delle persone diversamente abili ai bus che effettuano il servizio di trasporto pubblico urbano per conto del Comune di Teramo, il presidente del Gruppo Baltour, Agostino Ballone, precisa quanto segue: “Siamo spiacenti per quanto accaduto e ci scusiamo ovviamente con gli utenti che non hanno potuto usufruire del servizio, ma al tempo stesso riteniamo doveroso far presente che la manutenzione, effettuata costantemente su ciascuno dei trenta veicoli in circolazione sulle strade cittadine, nulla può contro i gravi danni che le buche e il generale dissesto delle strade provocano alle pedane.

È appena il caso di ricordare, infatti, che i predellini elettronici riservati ai disabili sono strumenti delicati, il cui funzionamento dipende da un congegno che non può essere sottoposto ai colpi e alle sollecitazioni di un percorso che i nostri stessi autisti non esitano a volte a definire di guerra.

Nonostante la non trascurabile entità dell’investimento effettuato per dotare ogni autobus di questi sofisticati meccanismi di ultima generazione, circa 450 mila euro in sei anni, abbiamo già deciso di sostituire le pedane elettroniche per disabili con congegni manuali, meno sofisticati ma più resistenti, e provveduto a ordinarne in numero sufficiente per i nostri mezzi.

Una soluzione meno innovativa rispetto alla precedente, ma sicuramente in grado di resistere più a lungo nel tempo.

Un’ultima notazione desidero esprimerla, anche a nome di quanti operano all’interno della nostra azienda mettendo al primo posto qualità e servizio al cliente: a chi si lamenta del malfunzionamento, peraltro segnalato solo su alcuni mezzi, delle pedane, dico che queste da sole non bastano per assicurare piena dignità alla mobilità delle persone diversamente abili.

Occorrerebbe che la città fosse dotata di una serie di infrastrutture, ad esempio marciapiedi e pedane di accesso alle fermate, che dovrebbero integrarsi con quelle che la nostra azienda è obbligata per legge a mettere a disposizione.

Colgo infine l’occasione per ricordare che il nostro gruppo fa della sicurezza e del comfort da sempre il proprio fiore all’occhiello.

Non a caso investiamo notevoli risorse per il costante rinnovamento del parco autobus che ha raggiunto una età media di due anni, la più alta che possa vantare un’azienda italiana”. 

 


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