Pedofilia online, 18 indagati e perquisizioni anche a L'Aquila

17 comuni capoluogo coinvolti

06 Maggio 2010   09:31  

La polizia postale di Catania ha disposto perquisizioni domiciliari in 17 capoluoghi del territorio nazionale nei confronti di 18 persone indagate per divulgazione di materiale pedo-pornografico attraverso internet. L'indagine del Compartimento polizia postale e delle Comunicazioni -Sicilia Orientale- di Catania, ha riguardato il contrasto alla divulgazione di materiale pedo-pornografico tramite il programma 'peer-to-peer' eMule. In particolare, gli indagati acquisivano e diffondevano sulla rete video di pornografia infantile, utilizzando il citato software di file sharing. Alcuni video di pornografia minorile divulgati sono oggetto di approfondimento investigativo per risalire ai luoghi di produzione e identificare le vittime degli abusi. Le investigazioni, avviate in seguito a una segnalazione dell'Associazione 'Meter', confermano l'attenzione della Postale nei confronti di tutte le modalita' informatiche di diffusione del materiale pedo-pornografico e sono state compiute con attivita' sottocopertura, e finalizzata in maniera preminente al rinvenimento di filmati di pornografia minorile, con il coordinamento del Centro nazionale di Contrasto della pedo-pornografia on line (Cncpo) di Roma. Le citta' interessate dalle perquisizioni sono state: Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Brindisi, Cremona, Cuneo, Lecco, Macerata, Milano, Napoli, L'Aquila, Reggio di Calabria, Crotone, Rimini, Udine e Vercelli. I primi accertamenti sul posto hanno confermato il possesso di materiale di pornografia minorile da parte degli indagati. Numeroso il materiale sequestrato durante le perquisizioni. (AGI)


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