Pedopornografia online: un arresto e denunce in otto regioni

Indagini condotte dalla polizia postale dell'Abruzzo

11 Novembre 2010   12:47  

Una persona è stata arrestata, a Milano, e altre dieci sono state indagate, in otto regioni italiane, al termine di indagini durate un anno e condotte dalla polizia postale e delle telecomunicazioni dell'Abruzzo e Molise sulla pedopornografia online.

Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Sicilia, Sardegna, Campania e Puglia le regioni coinvolte. Le indagini hanno preso il via sulla base di una segnalazione proveniente dalla Germania, riguardante nello specifico un filmato condiviso online anche da utenti italiani. Di qui il nome dell'operazione "kinder zimmer" ossia la stanza del bambino.

La segnalazione giunta al Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) è stata dunque affidata per gli approfondimenti alla polizia postale abruzzese coordinata da Pasquale Sorgonà. Inizialmente gli agenti della Polpost hanno concentrato l'attenzione su 33 persone, scese poi alle 11 finite sotto indagine. Secondo quanto accertato, gli 11 italiani avrebbero scaricato e condiviso online un filmato che ritraeva due bambine, tra i sei e i nove anni, che venivano abusate sessualmente. Durante le perquisizioni a casa della persona arrestata, gli agenti hanno trovato quasi 200 filmati pedopornografici. Nel corso dell'operazione in totale sono stati sequestrati 18 tra personal compute e notebook, tre hard disk, quattro pendrive, 2.186 tra cd e dvd.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura distrettuale dell'Aquila. Illustrando l'operazione, Sorgonà ha sottolineato che si tratta della prima di una serie di operazioni contro la pedopornografia online di cui la Polpost abruzzese si sta occupando. Sorgonà ha rivolto un appello a inviare segnalazioni nel caso in cui ci si imbattesse in file o filmati pedopornografici.


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