Per il preside e le mamme nessuno stupro a Paganica

Gli scoop e la complessità del reale

20 Gennaio 2009   13:17  

Si tinge di giallo l'episodio di presunta violenza sessuale avvenuta nella sede distaccata di Paganica della scuola media Dante Alighieri dell'Aquila, che ha conquistato la ribalta dei media nazionali arrivando anche all'attenzione del Ministro Maria Stella Gelmini. In base alle indagini condotte dai carabinieri di Paganica, quattro studenti, il 13 dicembre scorso, due di  origini macedoni, uno spagnolo e uno ragazzo di Paganica, di età compresa tra i 12 e 16 anni, avrebbero approfittato dell' assenza dell'insegnante e della collaboratrice scolastica, per fare violenza sessuale ad una loro compagna di classe dodicenne. L'avrebbero chiusa in un angolo, palpeggiata, ed avrebbero anche minacciato e malmenato quattro compagne accorse in sua difesa. Mentre gli altri compagni di classe giocavano a carte indifferenti. I quattro sono ora inquisiti  in base all'art 609 bis del codice penale, che ricomprende una vasta gamma di reati a sfondo sessuale.  Questa mattina a Paganica è arrivato un delegato del Ministero, che avrebbe ascoltato la dodicenne vittima della violenza.

Ma c'è anche un'altra versione dei fatti: quella del preside della Dante Alighieri Giuliano Tomassi, prima di tutto, che invita ad abbassare i toni, a non cercare lo scandalo a tutti i costi, perché di mezzo ci sono minorenni, poco più che bambini.  La molestia c'è stata, non lo nega, ma parlare di stupro è assolutamente fuori luogo.  Dall'indagine interna subito attivata dall'istituto, risulta si sia trattato di un episodio brevissimo  e la bidella, che si era assentata per soli 5 minuti, è intervenuta subito e ha messo le cose a posto.  I ragazzi, sottolinea il preside,  sono stati sospesi 8 giorni, ragazzi difficili e problematici, che un preside, ricorda non ha facoltà di poter trasferire in altre sedi scolastiche. Non ci risultano, incalza il preside, il verificarsi  di minacce e aggressioni alle compagne di classe. 

Si mobilitano anche numerose mamme dei figli che frequentano l'istituto, che si apprestano ad organizzare un incontro pubblico  chiarificatore:  la versione dei fatti  finora data è assolutamente distorta e rischia di compromettere la serenità dei nostri figli,  e l'onorabilità di una scuola modello, che tra l'altro attiva da anni iniziative contro il bullismo ed essendo frequentata da una quarantina di di studenti figli di immigrati, svolge un'eccellente lavoro sul versante dell'integrazione culturale e sociale.
Insomma, l'invito è abbassare i toni, ed attendere che il Tribunale dei minori faccia piena luce sull'episodio, e tragga le conclusioni.

FT


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