Pescara, Sebastiani su caso Zeman: "E'ancora combattuto, non capisco il tempo che passa"

Il Presidente biancazzurro: "Roma è scelta di cuore"

30 Maggio 2012   15:37  

Si vivono giorni frenetici a Pescara. Il presidente del club neopromosso in serie A, Daniele Sebastiani, è tra l'incudine e il martello: da una parte c'è la vicenda Zeman, con il boemo che però sembra ancora indeciso sul suo futuro, dall'altro c'è da allestire la rosa per la prossima stagione partendo proprio dall'allenatore. Intervenuto quest'oggi ai microfoni di "Te la do io Tokyo" sulle frequenze di Centro Suono Sport, il presidente biancazzurro ha fatto il punto sulla situazione degli abruzzesi.

Inevitabile partire dalla telenovela che sta animando i primi giorni di questo calciomercato e cioè quella legata al futuro del boemo più famoso d'Italia: "Premetto che il mister è una persona correttissima"-ha esordito il numero uno dei biancazzurri-"Ho trascorso un anno al suo fianco, io sono nuovo di questo mondo, ho avuto modo di imparare parecchio da lui, così come lui ha ricevuto molto dalla città di Pescara. Io al mister voglio bene, mi auguro che non sia una scelta di facciata. Il mister è un grande e merita di allenare una squadra di valore. Mi dispiace che prima di lui ci siano state altre candidature, per me è il numero uno. Sono orgoglioso di averlo riportato nel calcio che conta." Tuttavia, secondo Sebastiani l'attuale tecnico del Pescara sarebbe ancora incerto sul da fare: "Con il mister c'è un rapporto di assoluta correttezza, parlo molto con lui, già sei mesi fa mi disse che sarebbe rimasto a prescindere, ma se fosse passato un unico treno, quello della Roma, lui avrebbe voluto salirci, del resto ha 65 anni. Lui abita a Roma, ha voglia di riprovare a stare su questa panchina. Avendo vissuto un anno con lui, devo dire che a mio avviso è ancora molto combattuto in questa decisione. Pescara gli è rimasta dentro. Mi dispiace, mi sarei aspettato che lui rimanesse, ma posso parlare solo bene".

Di certo non si tratta di un problema economico, visto che, stando a quanto trapelato da voci di corridoio, sembra che Zeman abbia rifiutato anche la quadruplicazione del suo attuale stipendio pur di approdare in gialloroso: "Non è un problema economico"-conferma il presidente del Pescara-"né di programmi e questo lo dirà lui stesso quando avrà deciso definitivamente cosa vorrà fare. Eravamo d'accordo su tutto, sul programma, abbiamo deciso insieme la sede del ritiro".

Insomma, per il maggior dirigente abruzzese è una questione di cuore e, come noto, al cuore non si comanda, nonostante Pescara abbia occupato una parte importante del cuore del mister: "E' una scelta che trova un cuore spezzato in due parti, in questo momento la parte che comanda va verso il giallorosso. Mi auguro che rimanga un rapporto splendido, quel che ha fatto Zeman a Pescara non si dimentica, e anche quel che abbiamo fatto noi per lui. Quando siamo andati a prenderlo lui era in vacanza, non credo avesse la fila di squadre. Ricevemmo tante critiche, i tifosi erano scettici, noi ci abbiamo creduto e abbiamo avuto un grosso riscontro. Abbiamo sempre pensato all'unica cosa che c'interessava, la sua bravura sul campo". (d.p)


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