Pescara, Zemanlandia-bis: l'analisi

Giovani, modulo e fantasia hanno issato il Delfino in vetta

29 Ottobre 2011   13:17  

Zemanlandia: parte seconda. Sedici punti in sei partite. Due gol subiti nelle ultime cinque gare, mentre sono undici le reti realizzate dal Pescara di Zdenek Zeman. La rivoluzione c'è stata ed è stata davvero travolgente: il boemo ha trovato in Abruzzo le condizioni necessarie per fare il suo calcio, un calcio spettacolare e frizzante, dove i primi a divertirsi sono gli interpreti stessi.

La trasferta di Bari, così come quella di Brescia, non solo ha dato punti pesanti per la classifica ma, soprattutto, ha conferito ad un gruppo già solido la consapevolezza della propria forza. E non è un caso se il Delfino va a vincere sui campi di squadre che fino a cinque mesi fa giocavano in serie A, umiliandole sia dal punto di vista del gioco, sia da quello del risultato.

Le "nobili decadute", come si dice in questi casi, sono state prese a pallonate dall'undici biancazzurro che, salvo alcune clamorose eccezioni, non ha mai sofferto.

E'proprio questo il dato che più sorprende della nuova zemanlandia pescarese è proprio legato alla fase difensiva: il boemo, infatti, sembra aver trovato le giuste misure al reparto arretrato che, complice anche il rietro di Capuano (che ha già attirato l'attenzione di club esteri come il Bolton), non sbaglia più un colpo. Anche Pinsoglio, chiamato in causa a pochi secondi dal fischio d'inizio per l'infortunio di Anania, ha risposto presente nonostante qualche indecisione. Certo, questa mentalità di gioco impone un grande sforzo d'attenzione per il portiere, ma Anania sembra aver assimilato alla grande le nozioni impartitegli dal maestro tant'è che in un'altra squadra sarebbe un buon libero.

Gli scettici d'agosto sono ammutoliti di fronte allo strapotere di questo Pescara: la conferma è data dal fatto che la forza del gruppo riesce a sopperire anche alle defezioni di giocatori fondamentali come Ciro Immobile. Infatti, il Delfino targato Zeman di gioielli di mostrare ne ha a bizzeffe: si parte dallo stesso Immobile, passando per Togni e Cascione, fino ad arrivare allo scugnizzo Insigne, "Lorenzo il Magnifico" come l'hanno definito alcuni, per il quale sono stati già sprecati paragoni importanti.

La tifoseria è in estasi e in città si comincia a respirare un'aria nuova, sarà forse merito della seconda posizione in classifica ad un solo punticino dalla vetta? Forse, fatto sta che l'entusiasmo contagioso di questi giorni ha contagiato anche il numero uno a livello societario, Peppe De Cecco, il quale non nasconde più di pensare ad una promozione che entrerebbe di diritto nella storia della squadra biancazzurra.

Martedì arriva il Varese e il presidente De Cecco, in questo senso, è stato chiarissimo: “Torniamo a riempire lo Stadio Adriatico, soprattutto per il mister che ci tiene davvero tanto”. I fattori per il “sold out” ci sono tutti: il momento positivo della squadra, la giornata festiva e la riapertura della curva Sud dovrebbero aiutare a sfondare il muro delle tredicimila presenze.

Perchè, in fondo, è proprio il caso di dirlo, questo Pescara è uno spettacolo che vale il prezzo del biglietto.

 

Daniele Polidoro


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