Pescara emergenza sicurezza, Codici sui dati Viminale: "E' necessario correre ai ripari"

21 Agosto 2012   11:48  

Codici interviene sui dati del Viminale che vedono Pescara al 16° posto nella classifica italiana sull’emergenza sicurezza

"Se si considera che l’Aquila è all’81° posto, Chieti al 64° e Teramo al 35° posto, possiamo dire che il capoluogo adriatico si attesta tra le città italiane con il maggior numero dei problemi legati alla sicurezza e ha conquistato il primato nel territorio regionale. Non è da sottovalutare questo dato sconvolgente che vede la città di Pescara tra le prime sedici in Italia a registrare forti segnali legati alle problematiche della sicurezza dei cittadini. Perché, ad esempio, Pescara non si attesta tra le sedici città piu’ popolose d’Italia ( se lo fosse stata potevamo tentare di giustificare l’intensità della problematica). Perché, ad esempio, Pescara non si attesta tra le sedici città Italiane dove “girano” i c. d. flussi finanziari più importanti. Perché, ad esempio, Pescara non è tra le sedici città italiane maggiormente industrializzate, dove per intenderci “corre” piu danaro. Eppure Pescara, ci dice il Ministero dell’Interno, è tra le sedici città che hanno maggiori problemi legate alla sicurezza. Da alcuni anni che noi di CODICI parliamo di “emergenza sicurezza” e di “allarme sicurezza” in città."

"Oggi il Ministero dell’Interno confermando Pescara al 16° posto (!!!) non voglio dire che ci da ragione ma sicuramente non smentisce le nostre ultime dichiarazioni pubbliche e i nostri osservatori sulla criminalità a Pescara e in Abruzzo.

Ricordiamo che solo nella Provincia di Pescara nel solo anno 2011 abbiamo registrato oltre 13 casi di usura ed estorsione, 12 casi di arresti per sfruttamento della prostituzione, 9 casi di reati ambientali, oltre 60 casi di arresti legati al narcotraffico (fonte osservatorio CODICI). Pescara altresì ha registrato e continua a registrare un numero spropositato di reati contro la persona per ritorsioni e intimidazioni, reati che si possono configurare come veri e propri attentati nei confronti di persone, gruppo di persone e associazioni che si battono per il ripristino della legalità in alcune zone degradate della città. A fronte di tutto ciò, secondo noi, non si sono attuate politiche della sicurezza efficaci ed in grado di fronteggiare in maniera positiva il problema.

Ad esempio, laddove si sarebbe dovuto intervenire con una presenza fissa 24h al giorno per evitare il proliferarsi di gravi reati contro la persona inspiegabilmente non si è intervenuti in tal senso lasciando un pezzo importante della popolazione esposta a veri e propri attacchi quotidiani come è successo fino a qualche giorno fa nei quartieri fontanelle e rancitelli.

A Pescara sono stati commessi errori gravissimi in tema si sicurezza dei cittadini anche perché non vi è mai stato un raccordo forte ed efficace tra le autorità: politica, forze di polizia , magistratura. Si veda ad esempio la situazione dello sfratto degli abusivi che stazionavano agli arresti domiciliari. Abbiamo dovuto gridare per strada e imporci quasi con la forza affinchè si giungesse ad un tavolo per dire finalmente che l’abusivo che si trova agli arresti domiciliari può e deve essere sfrattato di casa. Ma prima di arrivare a questa “storica decisione” quanti pluripregiudicati abusivi sono rimasti degli alloggi popolari, e per quanto tempo, danneggiando la parte sana della popolazione che pur essendo in graduatoria non poteva accedere nell’alloggio occupato?

Non dimentichiamo che Pescara ha registrato nei soli ultimi mesi tre omicidi che per un po’ hanno riacceso i riflettori sulle problematiche gravissime della sicurezza in città per poi far calare come sempre il solito sipario come a dire : se non se ne parla vuol dire che il problema non c’è più…

Crediamo sia giunto il momento, anche alla luce dei dati del Viminale , di rimboccarsi le maniche e studiare una politica della sicurezza fatta di fatti e non solo di parole e proclami. A Pescara c’è bisogno intanto di dotare la città di telecamere che funzionino e non che facciano solo la loro bella figura! A Pescara soprattutto c’è bisogno che Sindaco, Questore e Prefetto si assumano le responsabilità del fallimento in materia di sicurezza e non ci dicano più quando accade qualcosa che la città è tranquilla, che è tutto sotto controllo e che non vi sono problematiche relative alla sicurezza. C’è bisogno che queste Autorità più di ogni altro riconosca il problema e si metta al lavoro per la risoluzione dello stesso perché se non si riconosce il problema crediamo veramente si possano adottare misure di correzione? Ecco noi riteniamo che uno dei mali storici di questa nostra città e non aver mai parlato del problema sicurezza perché le Autorità ci hanno sempre consigliato una sorta di silenzio proprio perché a loro dire la città era ed è priva del problema."

  Domenico Pettinari Segretario Provinciale CODICI


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