Pescara: lavori ripascimento litorale di Porta Nuova

05 Maggio 2011   22:20  

“E’ iniziato ufficialmente questa mattina il ripascimento della ‘vasca 4’, quella antistante le concessioni balneari Le Paillotte e La Playa, sulla riviera sud di Pescara. Alle 9 in punto l’idrovora che dal porto turistico, percorrendo tutta la battigia, si ferma per ora all’altezza dello stabilimento La Lucciola, ha iniziato a ‘sparare’ la sabbia dragata sulla riva, a sud del pennello, avviando la rinaturazione del litorale afflitto da 18 anni di erosione. Nel contempo sempre in mattinata sono state ripetute le analisi che hanno attestato la buona qualità del materiale dragato e riportato a riva, sabbia che ovviamente esce di colore scuro, ma che in modo naturale verrà lavata dal mare e prima dell’inizio della stagione estiva assumerà il colore tipico dell’arenile di Pescara sud”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco che stamane, direttamente a bordo della draga, ha seguito lo svolgimento delle operazioni di ripascimento della riviera, alla presenza di alcuni dei balneatori che verranno interessati dal provvedimento, situati nel tratto di riviera compreso tra piazza Le Laudi e il confine con Francavilla al Mare.

“Negli ultimi mesi i nostri uffici hanno effettuato una vera corsa contro il tempo per recuperare il ritardo determinato anche dalla posticipata erogazione dei fondi regionali necessari per il ripascimento, oltre che dai tanti ostacoli che lo scorso anno hanno impedito le operazioni – ha ricordato l’assessore Del Trecco –: infatti appena lo scorso 27 dicembre la Regione Abruzzo ci ha comunicato l’effettiva disponibilità dei 150mila euro stanziati lo scorso aprile, somma con la quale la Regione intendeva tra l’altro finanziare il ripascimento solo del tratto di litorale sud compreso tra Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla al Mare, escludendo invece tutto il tratto precedente, compreso tra Fosso Vallelunga e piazza Le Laudi, ugualmente colpito da 18 anni di erosione. A questo punto la nostra amministrazione comunale, che per la prima volta ha istituito in bilancio un capitolo ad hoc destinato alla lotta contro l’erosione stessa, ha deciso di intervenire con fondi propri, 50mila euro iniziali, poi divenuti 80mila euro,  già previsti e stanziati, proprio per garantire lo svolgimento delle operazioni di ricarica della sabbia nel tratto escluso dalla Regione e venire incontro alle necessità degli operatori del mare. Tra le opzioni a disposizione, abbiamo scelto di utilizzare per il ripascimento la sabbia dragata dal porto turistico che le analisi hanno dimostrato essere di buona qualità e, come previsto nel progetto, quella stessa sabbia verrà letteralmente ‘sparata’ sull’arenile attraverso una condotta che è stata installata per alcuni giorni lungo la linea di battigia, in modo da abbattere i costi legati al trasporto del materiale sulla spiaggia. Nelle scorse settimane è stata indetta la gara d’appalto per un importo complessivo pari a 230mila euro e tra le imprese che hanno partecipato l’intervento è stato aggiudicato alla Rossi Renzo Costruzioni Srl di Marcon, in provincia di Venezia, per 162mila euro. L’impresa è arrivata a Pescara lo scorso 15 aprile per avviare le operazioni preliminari di allestimento del cantiere imponendo all’amministrazione l’adozione di alcune misure di sicurezza e cautela: in sostanza – ha proseguito l’assessore Del Trecco – a partire dallo scorso 16 aprile avevamo istituito il divieto di accesso nel tratto di arenile compreso tra lo stabilimento balneare Le Canarie e Fosso Vallelunga ‘per consentire all’impresa esecutrice delle operazioni occorrenti all’accumulo delle sabbie prelevate con il dragaggio del porto turistico Marina di Pescara, di impiegare mezzi di movimento terra nel tratto di spiaggia indicato garantendo la pubblica incolumità’. Sistemate le condotte, abbiamo però deciso di consentire ai balneatori l’utilizzo e l’accesso su una parte della spiaggia per avviare comunque le operazioni di pulizia e allestimento dell’arenile e non giungere in ritardo all’apertura della stagione. Per tale ragione il sindaco Albore Mascia ha firmato una seconda ordinanza con la quale abbiamo limitato il divieto di accesso sulla spiaggia all’area compresa tra la riva e sino a 10 metri verso monte, estendendo però il provvedimento al tratto di litorale compreso tra lo stabilimento balneare Le Canarie e sino al confine con Francavilla. L’ordinanza resterà in vigore sino al 15 maggio, ma ovviamente il nostro obiettivo è quello di concludere prima le opere restituendo il litorale alla libera fruizione degli utenti. E intanto ogni concessionario può comunque accedere a mare tramite un passaggio provvisorio oltre il tubo di messa in opera, ferma restando la responsabilità dei gestori stessi degli stabilimenti per eventuali danni a cose o persone. Lo scorso 26 aprile, come da contratto, l’impresa ha avviato la sistemazione del cantiere per avviare l’escavazione dei fondali; lo scorso 29 aprile l’Azienda Porto Turistico Marina di Pescara ha iniziato il dragaggio dello scalo, cominciando a immettere nelle condotte la sabbia, sparata inizialmente nell’area della spiaggia libera comunale antistante la struttura del Paolo VI, dove verrà custodita la sabbia di scorta, ossia quella che non verrà spalmata dinanzi alle concessioni, ma verrà conservata per poter fronteggiare le emergenze determinate da eventuali mareggiate estive. Stamane, alle 9 in punto, è iniziato il ripascimento vero e proprio del litorale, alla presenza di alcuni concessionari che hanno assistito all’intervento: l’idrovora ha iniziato a ‘sparare’ sabbia nella cosiddetta ‘vasca 4’, ossia quella antistante le concessioni Le Paillotte e La Playa, le prime che beneficeranno del ripascimento. Le operazioni proseguiranno per alcuni giorni, quindi si sposteranno più a sud, dinanzi alla ‘vasca 5’, interessando le concessioni del Circolo della Vela, Tramonto, Coralba e altre. Infine punteremo sulla ‘vasca 6’. Complessivamente l’Azienda Marina di Pescara dovrà dragare circa 35mila metri cubi di sabbia che verrà distribuita in modo assolutamente equo tra tutte le strutture che ne hanno bisogno”.




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