Pescara, mercato bollente: Sebastiani prova il blitz per Kozak
Nel mirino anche Donati, Bovo e Daprelà oltre a Sforzini
Ultimi due giorni di mercato roventi per il Pescara. Il club del Presidente Sebastiani è al lavoro in queste ore per rinforzare la rosa in vista della seconda parte di stagione: i biancazzurri sono decisi ad operare una mini-rivoluzione, soprattutto per evitare ulterirori figuracce dopo la pessima trasferta di Genova con la Sampdoria dove Cascione e compagni sono tornati a casa con sei gol incassati.
Il primo nome sul taccuino dei dirigenti abruzzesi è quello di Libor Kozak della Lazio. Nelle prossime ore Sebastiani proverà a convincere con una telefonata Claudio Lotito, unico vero enorme scoglio in questa trattativa, visto che il roccioso attaccante capitolino è da sempre uno dei pallini del presidente laziale. Se non ci dovessero essere sviluppi positivi da Roma, il Pescara virerà su Ferdinando Sforzini, 28enne attaccante in forza al Grosseto, fanalino di coda del campionato di serie B. I toscani chiedono 1,5 mln di euro per il giocatore ma le pretese potrebbero ridursi con l'inserimento nella trattativa di Soddimo e Chiaretti, che fanno gola ai biancorossi.
Invece, si allontana sempre di più Giuseppe Sculli: il giocatore ex Modena e Genoa sembra non interessare al Delfino che ha escluso, attraverso le parole dello stesso Sebastiani, la possibilità di vederlo con la maglia a strisce biancazzurra.
Nome sempre più caldo è quello di Massimo Donati del Palermo: il centrocampista ex Milan piace al Pescara e potrebbe ricoprire sia il ruolo di mediano davanti alla difesa, sia quello di centrale difensivo. A proposito di difesa, piace anche Cesare Bovo del Genoa.
Occhi puntati ancora sul classe '91 Fabio Daprelà del Brescia: Delli Carri sta lavorando in questo senso per strappare un prestito oneroso con diritto di riscatto della metà.
Sul fronte uscite, Brugman sarebbe seguito dalla Reggina, mentre sembrano essersi smorzate le voci riguardanti un eventuale addio di Christian Terlizzi: l'ex Catania, dunque, dovrebbe rimanere in riva all'Adriatico a meno di clamorosi colpi di scena. (d.p.)
