Pescara, rinviato incontro tra Mascia e il ministro Romani su delocalizzazione antenne San Silvestro

03 Maggio 2011   11:54  

“E’ stato rinviato al prossimo 19 maggio, a Roma, l’incontro con il Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani sul progetto di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma off-shore, progetto sostenuto con convinzione dal Comune di Pescara e dalla Regione Abruzzo. Il vertice, al quale prenderanno parte, oltre all’amministrazione comunale, anche i nostri tecnici, una rappresentanza della Regione Abruzzo, alcuni dei progettisti e soprattutto una delegazione del Comitato cittadino anti-antenne, era stato fissato per domani, dopo un primo rinvio, ma è stato nuovamente posticipato per un impegno improvviso del capo della Segreteria del Ministro Romani, l’avvocato Selli, con il quale abbiamo già avuto un primo colloquio estremamente costruttivo. Nel frattempo, come ha confermato nei giorni scorsi lo stesso Romani, il Dicastero ha avviato l’esame del progetto stesso anticipando che comunque entro pochi mesi in Abruzzo verrà concretizzato lo switch off, ossia il passaggio dall’analogico al digitale, che ci garantirà una prima riduzione delle emissioni di onde elettromagnetiche del 75 per cento, una notizia senza dubbio positiva che si è aggiunta al percorso intrapreso per spostare gli impianti radiotelevisivi da San Silvestro”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando il rinvio della riunione.

“Il progetto di delocalizzazione delle antenne – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – è già stato esaminato una prima volta presso il Ministero lo scorso marzo, nel corso del vertice svoltosi presso il Ministero per lo Sviluppo Economico con il capo della Segreteria del Ministro Romani, l’avvocato Selli, il quale, pur ipotizzando delle problematiche, ha comunque manifestato l’assoluto interesse e impegno del Dicastero verso l’iniziativa. La nostra amministrazione comunale, come ho ribadito lo scorso 20 aprile al Ministro Romani, crede fortemente in tale progetto, nato dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento. E il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’ come riportato nell’atto, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’. Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre scorso e la Regione Abruzzo il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’. Nell’incontro ora rinviato al prossimo 19 maggio – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia -, avremo al nostro fianco la struttura tecnica per affrontare ogni aspetto dell’intervento, a partire dalle osservazioni preliminari sollevate dall’ingegner Troisi e che a giudizio della Facoltà de L’Aquila sono assolutamente superabili, come la necessità per l’utenza di dover variare l’orientamento delle antenne televisive’: utenza stimata intorno al 20 per cento della popolazione di Pescara, concentrata nella zona dei Colli, che dovrebbe spendere una cifra onestamente irrisoria semplicemente per girare le antenne domestiche. Continua dunque l’interlocuzione aperta dalla nostra amministrazione comunale sulla necessità di risolvere una problematica sociale, oltre che ambientale, una problematica che ha tutto l’interesse del Ministro Romani il quale ha già concretamente iniziato a esaminare la progettualità dimostrando grande competenza. E lo stesso Ministro nel corso dell’ultimo incontro a Pescara ha sottolineato che in ogni caso, al di là del lavoro che stiamo portando avanti, entro pochi mesi verrà definito anche a Pescara lo switch off con il passaggio dall’analogico al digitale che determinerà un abbattimento delle emissioni di onde elettromagnetiche del 75 per cento rispetto a quelle odierne, ossia resterà solo un quarto delle emissioni registrate finora. Ovviamente si tratta di una notizia buona, che però dev’essere solo il preludio per la risoluzione definitiva della tematica”.


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