Pescara: ritiro punitivo e contestazione all'aeroporto
La pesantissima debacle per 6 a 0 contro la Sampdoria ha avuto immediate ripercussioni sul Pescara. Già a fine gara, il presidente Daniele Sebastiani, apparso palesemente contrariato per la pessima (non) prova fornita dalla squadra ("Così si va dritti in B", ha sentenziato), ha optato per il ritiro punitivo per l'intera settimana a Colli del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, per preparare al meglio il delicatissimo confronto casalingo di domenica prossima contro il Bologna, un match dopo la disastrosa sconfitta di ieri ancora più importante per la classifica ed il morale.
Del resto, il 6 a 0 subito contro la Samp (che dal canto suo ha onorato al meglio la recentissima scomparsa dell'ex presidente Riccardo Garrone) non ammette alcuna replica: é stata di gran lunga la peggiore prestazione fornita dai biancazzurri in questa stagione, poiché i ragazzi di Cristiano Bergodi hanno dato l'impressione di non essere mai scesi in campo, ed anzi di essere rimasti sul pullman che li ha condotti a Marassi.
Il fatto che il miglior biancazzurro in campo sia risultato anche ieri il portiere Mattia Perin, che ha evitato un passivo ancor più largo con almeno due interventi importanti, la dice lunga sull'atteggiamento indegno tenuto in campo dal Pescara. Ennesima prova disastrosa della difesa, ancora peggiore rispetto a molte precedenti occasioni (non si comprende la bocciatura di Bianchi Arce dopo una sola partita, dopo i disastri combianti ieri da Capuano), centrocampo ed attacco non pervenuti (Caraglio ha fatto rimpianere il peggior Jonathas, ormai del Torino).
Era pressoché inevitabile che la dirigenza non desse un segnale forte, avendo compreso che la squadra va assolutamente ricompattata, se si vuole davvero evitare la retrocessione. Attimi di tensione si sono regstrati poi anche ieri sera, poco dopo il rientro in aeroporto, allorché un gruppo di tifosi ha aggredito verbalmente i giocatori, in particolare Terlizzi e Blasi.
Se l'atteggiamento in campo della squadra non migliorerà, non solo la retrocessione sarà praticamente inevitabile, ma le contestazioni diverranno probabilmente più pesanti e frequenti.
Lorenzo Ciccarelli
