Peschereccio sequestrato in Gambia, i marittimi rischiano 5 anni di carcere

Processo d'appello in corso, si è attivata la Farnesina

05 Marzo 2015   12:27  

Rischiano di restare a lungo tempo nelle carceri del Gambia, il comandante Sandro De Simone di Silvi ed il primo ufficiale Massimo Liberati di San Benedetto del Tronto, arrestati dalle autorità del paese africano a seguito del sequestro del peschereccio Idra Q.

Lo scorso 2 marzo i due marittimi sono stati condannati ad un mese di reclusione ed al pagamento di una pena pari a 15.000 euro, e da quanto risulta se non dovessero accettere la sentenza potrebbero rischiare 5 anni di reclusione.

L'imbarcazione, registrata a Mazara del Vallo ma di prprietà della società Italfish di Martinsicuro, è stata posta sotto sequestro per via delle presunte reti irregolari.Nello specifico, le maglie delle reti sarebbero larghe 68 cm, vale a dire 4 in meno della misura stabilita dalle leggi gambiane.

Il processo d'appello risulta essere già iniziato, mentre la diplomazia è già all'opera per tentare una risoluzione: rappresentanti della Farnesina si sarebbero già attivati presso l'ambasciata italiana in Senegal. Sul posto si sono inoltre recati da giorni i rappresentanti dell'Italfish per seguire da vicino la vicenda.

Sono invece tuttora bloccati a bordo dell'imbarcazione un terzo italaino, il nostromo Vincenzino Mora di Martinsicuro ed i 23 membri dell'equipaggio, quasi tutti senegalesi e capoverdiani.


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