Petrolio, il Ministero ferma la perforazione a largo di Punta Aderci a Vasto

24 Maggio 2011   13:27  

Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare ha espresso parere negativo alla perforazione del pozzo di ricerca Elsa 2 - BR 268 RG come richiesto dalla società Petroceltic Italia. Lo rende noto la ricercatrice  Maria Rita D'Orsogna di "Emergenza Ambiente Abruzzo"

Il pozzo sarebbe dovuto sorgere a pochi chilometri dalla riviera vastese e da Punta Aderci. Tra le motivazioni che hanno spinto il Ministero a bocciare la richiesta, anche l'invio di numerose osservazioni di cittadini, enti pubblici e locali, già manifestate dal settembre del 2009.  Inoltre la Petroceltic Italia aveva omesso di presentare un'analisi approfondita della possibile sedimentazione e inquinamento di materiale tossico, della possibilità di rumori molesti, di possibili danni dovuti alla specie ittiche per l'uso di air gun, e della possibile subsidenza indotta.

Nella nota inviata la D'Orsogna esprime soddisfazione per il risultato ottenuto, dopo quelli dell'accantonamento del Centro Olii di Ortona e della bocciatura del pozzo di Ombrina Mare a Rocca San Giovanni.

"E' la dimostrazione di quanto sia importante - sottolinea la D'Orsogna - la partecipazione civica, l'attivismo intelligente dal basso e un'opinione pubblica ben informata. E' importante ora continuare a lavorare per fermare altri pozzi di petrolio e strutture minerarie, nel basso Vastese, a Montesilvano e ai piedi del Lago di Bomba - aggiunge la D'Orsogna - soprattutto é importante giungere ad una definitiva perimetrazione del parco della Costa Teatina, uno strumento che ci aiuterà a proteggere la costa per le generazioni future, non solo dagli speculatori del petrolio, ma anche da quelli non meno insidiozi, dell'edilizia selvaggia".


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