Pignoramenti alla Pescara Calcio

27 Agosto 2012   11:04  

“E’ assolutamente male informato il curatore fallimentare del Pescara Calcio Mancinelli in merito alle vicende e ai rapporti tra Comune e società: io stesso, come assessore al Contenzioso della giunta Pace, ho firmato gli atti per l’azione esecutiva di pignoramento dei beni della società per 4miliardi di vecchie lire relativi al mancato pagamento degli affitti e dei diritti di pubblicità. La procedura è partita a Natale 2001 ed era seguita, per il Comune, dall’avvocato Felaco. Il titolo esecutivo del pignoramento è stato poi sospeso dal giudice, e non abbiamo purtroppo contezza di quanto fatto dal 2003 al 2009 dalla giunta di centro-sinistra. Certo è che la giunta Pace ha fatto tutto ciò che era previsto dalla legge e nei prossimi giorni tireremo fuori le carte e le invieremo al curatore Mancinelli affinchè ne possa fare opportuna lettura”. Lo ha detto l’assessore al contenzioso Berardino Fiorilli replicando e smentendo le dichiarazioni odierne del dottor Mancinelli.

“Conosco bene la vicenda proprio perché me ne sono occupato personalmente durante la giunta Pace come assessore al Contenzioso – ha detto l’assessore Fiorilli -. Per mesi, con gli uffici Legali, Sport e Tributi del Comune, avevamo lavorato per ricostruire tutto il debito della società Pescara Calcio, che all’epoca faceva capo al patron Scibilia e alla fine abbiamo quantificato quel debito in 4 miliardi di vecchie lire relativi al mancato pagamento dell’affitto degli impianti sportivi e dei diritti di pubblicità. Il tempo di predisporre gli atti e ho personalmente aperto l’azione esecutiva di pignoramento a ridosso del Natale 2001, primo assessore a farlo nella storia di Pescara. Non è dunque vero che il Comune di Pescara ha atteso il fallimento della società per presentare il conto alla Pescara Calcio e ci sono atti e carte a dimostrarlo, documenti che a questo punto tireremo fuori dagli archivi anche per mostrarli alla città che deve assumere consapevolezza del lavoro svolto dall’amministrazione a tutela del patrimonio pubblico. Vero è che l’esecutività venne sospesa dal giudice e che non so cos’abbia fatto l’amministrazione tra il 2003 e il 2009, ossia durante il governo di centro-sinistra, per dare seguito alla procedura avviata, ma sicuramente Mancinelli avrebbe il dovere di studiare meglio e in maniera più approfondita le carte che sarà nostra premura inviargli per poterne assumere consapevolezza e visione”.

 

 


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