Più cuori in salvo grazie alla defibrillazione precoce

Da Tagliacozzo i defibrillatori salvavita

18 Settembre 2008   15:45  
L'attacco cardiaco è un evento molto pericoloso e purtroppo ancora frequente: in Italia il numero delle persone colpite da infarto ogni anno si aggira tra i 100 e i 150 mila casi, con una mortalità pari al 40-45%.
Quando si genera un'arresto cardiaco è di estrema importanza intervenire con prontezza e mezzi adeguati, ma non sempre è possibile raggiungere tempestivamente l'ospedale più vicino alla vittima.
In presenza di arresto cardiocircolatorio improvviso La defibrillazione precoce è l'unica terapia in grado di salvare la vita del malato.
In altre parole molte vite potrebbero essere risparmiate se in seguito ad attacco cardiaco le persone che circondano l'infartuato avessero la capacità e lo strumento adeguato per prestare un primo -in tal caso cruciale- soccorso.
In seguito alla morte per infarto di un giovane di 39 anni di Rocca di Botte arrivato tardi in ospedale, il sindaco del paese Renato Pietroletti ha dato vita ad un'iniziativa di grande utilità sociale, istituendo una borsa di studio a favore della ricerca cardiovascolare e convocando Leonello Guarracini, responsabile dell'Unità di Cardiologia dell'ospedale di Avezzano, e Giovanbattista Desideri, primario del reparto di Geriatria dell'ospedale di Pescina, affinchè venisse organizzata un'opera di sensibilizzazione sui rischi delle malattie cardiovascolari, e sull'uso del defibrillatore semiautomatico da parte di personale extraospedaliero.
Saranno i cardiologi dell'ospedale Umberto I di Tagliacozzo a tenere ogni domenica i corsi di educazione alla defibrillazione prococe e al massaggio cardiaco, in tutte quelle piccole comunità montane che vorranno aderire all'iniziativa impegnandosi nell'acquisto del defibrillatore.
Diversi comuni della Marsica come Pereto, Oricola e Cappadocia hanno già espresso la loro adesione, e molte altre sono le richieste in corso, mentre grazie al contributo dell'epidemiologo Ferdinando Di Iorio, Rettore dell'Università dell'Aquila, verrà analizzata e monitorata anche l'incidenza di morte improvvisa sul territorio marsicano.
Come afferma Guarracini i corsi offerti non insegneranno soltanto a contenere i danni di un attacco cardiaco, ma si concentreranno anche sulla prevenzione delle malattie cardiovalscolari, ancora troppo spesso legate ad abitudini alimentari e stili di vita non più idonei ai ritmi della società odierna.

GDC

 


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